All’olandese Wouter Poels la Liegi Bastogne Liegi di ciclismo

La 102^ edizione della Liegi Bastogne Liegi va a Wouter Poels, olandese alla corte di Froome, vincitore con merito in barba a tanti pronostici, mio compreso. Sul traguardo di Ans battuti nettamente in volata Albasini, Rui Costa e Samuel Sanchez.PoelsDELUDONO I FAVORITI, VINCE POELS

La corsa è stata bersagliata dal mal tempo. Acqua e nevischio hanno tenuto compagnia al gruppo per tutta la giornata. Otto uomini hanno movimentato la prima fase della corsa, fra di loro in tanti con il vizietto delle fughe interminabili: Edet, Tiralongo, De Gendt, Brutt, De Marchi, Benedetti, Roy ai quali si aggiungeva in un secondo momento il norvegese Laengen. Il freddo, la neve e lo snervante su e giù imposto dalle colline ardennesi ha finito inevitabilmente per logorare la loro azione.
Tutti in gruppo subito dopo la Redoute, sotto l’impulso soprattutto della Movistar che a lungo ha controllato le operazioni in testa al gruppo. In verità nessuno dei protagonisti più attesi si è dannato l’anima per rendere difficile la vita a Valverde & co. Così superate senza particolari sussulti la Roche aux Faucons e il Saint Nicolas, dove mestamente le selezione avveniva solo da dietro, un gruppo di belle statuine ha affrontato i 600 in pavè della Rue de la Naniot. E come era lecito attendersi è proprio su questa còte che la corsa trovava la sua azione risolutiva.

Lo svizzero Albasini, libero dalle ganasce di Gerrans ormai fuori gara, allungava in modo neanche troppo prepotente, lo seguiva inizialmente il mago della limatura, Rui Costa, e subito dopo Samuel Sanchez e Poels. Gli inseguitori erano lì ad un tiro di schioppo, ma nel lungo drittone di Ans non riuscivano a farsi sotto. Albasini, dopo lo scatto che ha dato il là all’azione giusta, faceva anche il resto trascinando il quartetto fin sotto l’arrivo. Evidentemente confidava troppo sul suo eccellente spunto finale. Non aveva, però, fatto i conti con la freschezza di Poels, il quale lanciato lo sprint ai 200 metri non veniva più rimontato. Bella vittoria dell’olandese, ma nel complesso corsa deludente forse condizionata troppo dalle pessime condizioni meteo ed, a mio parere, dal finale che toglie molto interesse alla Roche aux Faucons ed al Saint Nicolas.

Incolore la prova dei nostri, fra i quali si salvano Rosa, decimo all’arrivo ed autore sul Saint Nicolas di un discreto tentativo assieme al russo Zakarin, ed il solito Gasparotto che con una corsa molto conservativa strappa la dodicesima posizione. Discreti Mori, che nelle fasi finali è riuscito pure a mettere il naso fuori dal gruppo, ed il solito Visconti in appoggio a Valverde.
Giornata nera un po’ per tutti i favoriti. Valverde senza forze nel finale ha vanificato una montagna di lavoro dei Movistar. Alaphilippe e Martin mai protagonisti, malgrado che il buon lavoro degli Etixx negli ultimi trenta chilometri lasciava presagire chissà che cosa. Wellens si è portato avanti, con il giusto tempismo, all’attacco della Roche aux Faucons per poi rimbalzare subito dopo e spegnersi definitivamente. A Nibali è stato indigesto ancora una volta il Saint Nicolas, dopo una corsa al risparmio non proprio in linea con il suo temperamento battagliero.

Dopo la parentesi delle grandi classiche, la palla passa ora alle corse a tappe. La settimana prossima l’interessante Giro di Romandia, classico preambolo al Giro d’Italia.

Alcuni dei protagonisti son già pronti, altri un po’ meno.
Il tifoso spera che il tempo che rimane sia sufficiente per mettere a posto tutti i tasselli.
Il dubbio che qualcosa sia fuori posto c’è!

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