Al Policlinico di Catania, sull’ipetrofia prostatica benigna, al via le procedure innovative con Laser ad Holmio

Al via le procedure contro l’ipetrofia prostatica benigna con il Laser ad Holmio di ultimissima generazione.

Eseguite con gran successo nel presidio “Rodolico” le prime procedure di enucleazione endoscopica transuretrale dell’adenoma prostatico con Laser ad Holmio (HOLEP – Holmium Laser Enucleation of the Prostate) per combattere i disturbi urinari causati dall’ipertrofia prostatica benigna (ingrossamento della prostata) che compromettono la qualità di vita del paziente. Il laser ad Holmio di ultimissima generazione altamente performante ma non ancora molto diffuso poiché richiede determinate skill da parte degli urologi, è presente in azienda da poco meno di un anno nell’Unità Operativa Complessa di Urologia diretta da Sebastiano Cimino. A manovrare il laser durante tutti gli interventi è stato in particolare l’urologo Orazio Maugeri, esperto dalla lunga esperienza acquisita in 20 anni di lavoro al Nord Italia, all’Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, e nella città di Cuneo.

Il professore Cimino ha abilmente programmato passo dopo passo l’impiego dell’apparecchiatura preparando il proprio staff con grande accuratezza, affidando ad ogni professionista una specializzazione precisa e più indicata alla propria “expertise” nel settore. L’enucleazione endoscopica transuretrale dell’adenoma prostatico con Laser ad Holmio molto difficile e complicata, ma dai grandi vantaggi in termini di sicurezza ed efficacia nei risultati, è stata gradualmente introdotta in azienda, prima nel trattamento di altre patologie come calcolosi, stenosi di uretere, tumori delle alte vie escretrici e quindi, negli ultimi mesi, negli interventi per l’asportazione di prostate di grosse dimensioni, oltre gli 80-100 grammi di peso.
La metodologia con il Laser ad Holmio è indicata per quei pazienti con disturbi urinari di grado medio o severo con prostate di qualunque dimensione e in particolare per coloro che seguono una terapia con farmaci anticoagulanti e/o antiaggreganti che non possono essere sospesi.

Numerosi sono i vantaggi della tecnica rispetto all’approccio chirurgico più classico: innanzitutto la mininvasività grazie al fatto che non è necessario effettuare tagli, quindi i ridotti tassi di trasfusione postoperatoria conseguenti alle proprietà emostatiche del laser e, non ultimo, la notevole riduzione dei tempi di ripresa del paziente e della sua degenza in ospedale.
Entrando nei dettagli tecnici dell’intervento l’urologo, guidando il laser ad Holmio, enuclea l’adenoma cioè la parte interna della prostata attraverso il canale delle urine, senza eseguire alcun taglio. Il medico procede poi praticando alcune incisioni nella ghiandola allo scopo di “scollarla” dalla sede originaria e infine lasciandola scivolare all’interno della vescica. L’adenoma della prostata ridotta in piccoli frammenti tramite un “morcellatore” sarà dunque aspirata conservando intatte le caratteristiche per il successivo esame istologico. L’intervento, in genere, ha una durata compresa tra i 40 e i 120 minuti, a seconda delle dimensioni dell’adenoma.

Con l’introduzione del nuovo “gold standard” del trattamento della IPB con il Laser ad Holmio, l’AOUP “G. Rodolico – San Marco” aggiunge un altro importante tassello che premia lo sforzo effettuato dalla direzione nel dotare i due presidi delle apparecchiature tecnologiche più moderne confermandosi quale realtà ospedaliera all’avanguardia nei servizi di diagnostica, interventistici, di ricerca, assistenza e cura.

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