ACIREALE-SM CILENTO 2-0: L’ACIREALE SI RIALZA

Vittoria fondamentale dell’Acireale contro i campani del SM Cilento, non solo per la classifica che resta comunque deficitaria, ma per il morale di una squadra che nelle ultime precedenti giornate, era apparsa spenta oltre che priva di mordente.

Problemi tutt’altro che risolti per gli uomini di Ignoffo, che veniva da ben tre sconfitte consecutive, tutte contro dirette rivali per la salvezza, e che relegavano i granata in una posizione di classifica rischio retrocessione diretta, proprio per questo, obbligati a vincere.

La speranza rimane sempre,  che questa squadra possa trovare la continuità di risultati, che è mancata fin adesso dovuta anche a prestazioni molto sotto tono non gradite dalla piazza, mettendo da parte tutti gli alibi del caso, che in questa stagione sono tanti.

Dopo un primo tempo mediocre, la squadra granata, ieri è piaciuta per la volontà messa in campo, ma dall’altra parte la squadra campana è apparsa troppo rinunciataria, demotivata e sfilacciata in tutti in reparti.

Il goal subito subito a inizio ripresa, ha galvanizzato l’Acireale che sulle ali dell’entusiasmo ha trovato il raddoppio poi in contropiede, ma era lecito attendersi di più dagli uomini di Di Gaetano, apparsi sottotono.

Sul un altro campo neutro e a porte chiuse, l’ennesimo di questa stagione il “Dino Liotta” di Licata, l’Acireale era chiamato a dare un forte segnale all’ambiente, dopo sopratutto la deludente prestazione di sette giorni addietro ad Aversa, che aveva mandato su tutte le furie il tecnico, che invitava i suoi a cambiare mestiere o a dare di più.

Ed infatti in campo scendeva una formazione rivoluzionata, subito dal primo minuto veniva schierato Di Martino che faceva coppia con Ricciardo in avanti, Ghisleni veniva preferito a Di Domenicoantonio, cosi come il 2004 Nicosia, a Esposito.

La prima frazione di gioco, vede un Acireale che fa fatica a far girare la palla, e a utilizzare le corsie esterne.

L’inizio è degli ospiti, Catalano al 10′ conquista una punizione per i suoi, e crossa in area, la palla viene però deviata in corner dalla difesa granata.

Pian piano cresce l’Acireale voglioso di fare bene, ma confuso nelle idee, ci prova infatti al 12′ Joao Pedro dalla distanza, ma la palla si perde a lato.

L’occasione più nitida però capita sui piedi di De Martino, che al 36′ lanciato dalle retrovie da Ricciardo, si invola in area, regge alla trattenuta del suo marcatore, e fa partire un diagonale che viene deviato dall’estremo difensore Grieco e poi l’area viene liberata dalla difesa.

E’ l’unica, vera buona occasione, dopo due minuti di recupero le squadre vanno negli spogliatoi con il risultato di zero a zero.

Deludente, nonostante la buona volontà, dell’Acireale in questa prima frazione di gioco, era lecito attendersi molto di più.

La ripresa, inizia con l’episodio che cambia sposta gli equilibri della gara. Calcio di inizio affidato a Sbrissa che serve dietro Guarrino, lancio lungo in area di rigore, Ferrigno e il portiere Grieco si addormentano, Ghisleni anticipa tutti con un colpo di testa, ma viene colpito dall’estremo difensore ospite. Rigore sacrosanto anche se inaspettato e ammonizione per il portiere giallo rosso. Sul dischetto si presenta Sbrissa che spiazza Grieco e fa uno a zero per i granata.

Doccia fredda per i campani che provano rabbiosamente a gettarsi in avanti, ma non creano occasioni da rete limpide, solo lanci da parte di un generosissimo Catalano, che pescano il più delle volte in fuorigioco i propri attaccanti.

Incredibile occasione per l’Acireale al 53′ Ghisleni pennella deliziosamente un cross in area ma prima De Maritino e dopo Guarrino non trovano al zampata giusta per mettere il pallone in rete.

Il Santa Maria, concede tanti spazi ai granata che sulle ali del vantaggio, su contropiede al 57‘ creano un altra palla goal, Ghisleni ruba palla a centrocampo, si invola e serve in profondità Limonelli che verticalizza per Sbrissa in area di rigore, il centrocampista decentrato prova il sinistro che viene respinto da Grieco.

Si vede finalmente l’Acireale che i tifosi si aspettano al 60′ quando un altra palla recuperata da Ghisleni, lancia sulla sinistra Sbrissa che supera il suo diretto avversario e fa partire un cross pennellato dal lato opposto per Limonelli che serve al centro De Martino, l’attaccante stoppa la palla in area e fa partire un tiro che si insacca all’incrocio dei pali per il merita due a zero, Acireale.

Raddoppio e abbraccio, di tutti i giocatori che sa di liberazione, per una squadra che ne aveva fortemente bisogno per scrollarsi di dosso tutte le paure di un campionato difficile.

Il Santa Maria, si ricompone, al 70′ Eielo neo entrato sull’esterno mette in mezzo un tiro cross velenoso che trova pronto Giappone che smanaccia.

Ancora ospiti al 74′ con Catalano che si invola sulla sinistra e mette la palla in mezzo, trovando però pronto l’intervento di Giappone che anticipa Tandara.

Al primo dei sei minuti di recupero, i campani, conquistano una punizione centrale un paio di metri prima dell’area di rigore, si incarica della battuta Maio che cerca l’angolo basso alla destra di Giappone, trovando però il pronto intervento dell’estremo difensore che devia il pallone, l’azione prosegue e Campanella mette in mezzo, ma è pronta uscita del portiere granata che devia la palla in angolo.

E’ l’ultima vera occasione della gara che finisce con una vittoria dopo tanto troppo tempo dell’Acireale.

Dire oggi che il malato sia guarito, sarebbe deleterio per questa squadra, che oggi con un pizzico di fortuna, la stessa che è mancata in tante partite, e la determinazione nel volere a tutti i costi ritornare alla vittoria, è riuscita a incamerare tre punti fondamentali per il proseguo di questo torneo.

La parola d’ordine deve essere continuità, perché la salvezza della serie D è un patrimonio troppo importante da tutelare.

Non si deve ancora sbagliare, ci sarà ancora tanto da soffrire, la strada è in salita ma la via della salvezza da imboccare, ancora lunga, deve essere quella stessa, vista oggi.

IL TABELLINO:

Acireale (4-4-2): Giappone; Nicosia (47’st Virgillito), Brugaletta, Guarino, Migliorelli; Joao Pedro, Sbrissa, Limonelli, Ghisleni (29’st Cannino); Ricciardo (40’st Liga), De Martino. A disp: Olivieri, Esposito, Volpicelli, Di Domenica, Medico, Sanna. All.: Ignoffo

Polisportiva Santa Maria (3-4-3): Grieco; Ferrante (23’pt Ielo), Campanella, Coulibaly; Mancini (19’st Di Cristina), De Leonardis (11’st Ventura), Maio, Ferrigno; De Marco (19’st Gaeta), Tandara, Catalano (29’st Modesti). A disp: Guerra, Azindow, Morlando, Tiberio. All.: Di Gaetano

Arbitro: Stefano Selva di Alghero (Farina-Riganò)

Reti: 1’st Sbrissa (rig), 14’st De Martino

Note: Ammoniti: Joao Pedro (AC), Sbrissa (AC), Ricciardo (AC), Grieco (SM), De Marco (SM), Campanella (SM), Ignoffo (Mister AC). Angoli: 4-3. Recupero: 2’pt e 6’st

LE INTERVISTE:

Si presenta Mister Ignoffo alle nostre domande, è contento per la reazione dei ragazzi alle sconfitte sotto l’aspetto dell’intensità e delle attenzioni.

In una partita chiave come quella di oggi, continua, ci fa superare un momento difficile dopo le tre sconfitte precedenti che hanno fatto si che la settimana fosse pesante. Si aspetta ovviamente delle conferme.

Ha voluto intenzionalmente mettere Ricciardo un po più dietro di De Martino che duella e cerca la profondità, e ne è giovato alla squadra che ne ha tratto, benefici.

Serve la continuità delle prestazioni, ci sono ancora tante partire, ma quello che importa è uscire dal campo avendo dato tutto.

Dall’altro fronte mister Di Gaetano, che è rammaricato per la partita dove agonisticamente la sua squadra è stata inferiore all’Acireale.

Solo un episodio poteva sbloccare la gara e nonostante si sia provati a riprenderla ma si è stati poco incisivi nella parte finale.

Dal punto di vista agonistico fa i complimenti all’avversario che ha voluto a tutti i costi la vittoria.

Dalle sconfitte si portano comunque cose positive, ma si devono trovare le motivazioni giuste,  per affrontare tutte le gare.

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