ACIREALE-LICATA 2-0: ACIREALE, VITTORIA CHE DA SPERANZA

Torna finalmente alla vittoria, l'Acireale di Mister Ignoffo, dopo una settimana travagliata, all'indomani della sconfitta di San Luca che aveva gettato nello sconforto più totale i tifosi e simpatizzanti della squadra granata.

I limiti di questa squadra sono evidenti, ma non serve adesso, piangersi addosso o criticare tutti, per salvare questa categoria, serve che si remi tutti, in una sola direzione, mettendo da parte le delusioni e le acredini.

La squadra finalmente ritrovava il suo pubblico, dopo aver fatto i girovaghi, nella provincia, era nuovamente disponibile il comunale di "Aci Sant'Antonio" in attesa dei lavori di completamento dell'Aci e Galatea, ormai in dirittura d'arrivo, ma sicuramente non disponibile in questa stagione, al di la delle promesse di marinaio di una amministrazione che ha deluso le attese di una città intera.

Ignoffo stravolge la formazione iniziale di sette giorni addietro, deve fare a meno di Guerrino ingenuamente espulso sul finale di gara (per lui due turni di stop) e si accomodano in panca per scelta tecnica e motivi disciplinari, Giappone, Joao Pedro, Rotella e Liga. Si rivede dal primo minuto capitan Savanarola e Sbrissa, elementi fondamentali per questa squadra.

Dopo le prime fasi di studio ci prova al 17' l'Acireale con il tiro di Dido dal limite che risulta strozzato e facile preda del portiere ospite.

Il Licata si fa vedere con delle incursioni sulla fascia sinistra che non sortiscono gli effetti sperati e vengono respinti dalla difesa che presenta il giovanissimo guarda pali Oliveri.

Il più pericoloso dei granata è Dido, il suo tiro al 27' scalda i guantoni di Valenti che devia il pallone in calcio d'angolo.

Al 36' l'Acireale passa, Sbrissa crossa in area e trova Ricciardo che fa da sponda per l'accorrente Dido, il diagonale del centrocampista non lascia scampo a Valenti e fa esplodere di gioia il comunale di "Aci Sant'Antonio".

Vantaggio che galvanizza i granata che non continuano ad attaccare, e allo scadere dei primi 45 minuti, su una punizione calciata dal solito Dido, e indirizzata all'incrocio dei pali, l'estremo difensore ospite compie un intervento strepitoso, la palla finisce sui piedi di Ricciardo che defilato prova a mettere in mezzo, ma la difesa riesce a liberare.

Si chiude dopo un minuto di recupero la prima frazione di gioco , con il meritato vantaggio dell'Acireale.

Nella ripresa, il tecnico del Licata Romano, ex apprezzatissimo, mischia le carte, fanno infatti ingresso in campo Ficarra e l'ex anche lui, ricordato affettuosamente dalla piazza, Outtara.

Gli ospiti si fanno vivi dalle parti di Oliveri già al 48' con Rotulo, ma il suo tiro si spegne alto sopra la traversa.

L'Acireale però, potrebbe chiudere la pratica già al 55' con Sbrissa che viene ingenuamente atterrato in area da Calaiò, sul dischetto si presenta lo stesso centrocampista, che calcia però la palla alta.

I granata, non si scoraggiano, e due minuti dopo lo stesso centrocampista servito da un cross di Savanarola sulla destra, davanti all'estremo difensore, spedisce la palla di testa a lato.

Dopo una conclusione di Frisenna al 57' è un monologo granata, infatti al 60' per ben due volte Ricciardo servito da un cross di Dido, non riesce a battere Valenti, e dopo Sbrissa che raccoglie la respinta, ma il suo tiro viene deviato in angolo da un difensore.

Insiste l'Acireale e Dido prova su piazzato a scaldare i guantoni dell'estremo difensore gialloblu, che respinge al 63'.

Il Licata si riversa in avanti, senza impensierire l'Acireale, ma anzi concedendo spazi, su un contropiede, al 77' Savanarola scatta sulla fascia destra e serve al centro Sbrissa che appena dentro l'area prova il tiro che è però centrale e viene parato dal portiere ospite.

Allo scadere dei tempi regolamentari però l'Acireale si procura l'ennesimo calcio di rigore, grazie a Sbrissa che lanciato sul filo del fuorigioco da Ghisleni, viene atterrato in area da Valenti. Sul dischetto si presenta Savanarola che lo spiazza, e chiude la contesa.

Liberatorio l'urlo del capitano che si toglie la maglia e va ad esultare con la sua curva, Acese purosangue, emblema e simbolo di una città che non vuole mollare e tenersi stretta questa serie D.

Si chiude dopo i 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara, con la vittoria di un Acireale, apparso lontano parente di quello di sette giorni addietro.

Dopo la sosta, prevista domenica, i granata sono attesi a riconfermarsi, ci saranno 6 finali, compreso la gara casalinga, per modo di dire, contro il Catania già promosso in serie C.

Servono almeno 3 vittorie per poter conservare e custodire questa preziosa serie D per l'Acireale, ne sono consapevoli tutti. Guai ad abbassare la guardia, altrimenti la vittoria di oggi, non avrà avuto alcun senso.

IL TABELLINO:

ACIREALE : Oliveri; Nicosia, Sannia, Brugaletta, Medico; Sbrissa (91' Rotella), Limonelli; Ghisleni, Savanarola (93' Galvagna), Di Domenicantonio (85' Carrozza); Ricciardo (67' Joao Pedro). A disp.: Giappone, Esposito, Virgillito, Rotella, Liga. All. Ignoffo.

LICATA: Valenti; Vitolo, Calaiò, Orlando (67' Asata); Pino, Frisenna (88' Puccio), Cristiano (67' Pedalino), Rotulo, Cappello; Saito (46' Ficarra), Minacori (46' Outtara). A disp.: Sienko, Garau, Cusati, Talarico. All. Romano.

ARBITRO: Santinelli di Bergamo (Glgliotti-Cozza).

MARCATORI: 36' Di Domenicantonio, 87 rig. Savanarola

NOTE: ammoniti Sbrissa, Savanarola (A), Valenti (L)

LE INTERVISTE:

Rompe gli indugi la società e dopo la vittoria, interrompe il silenzio imposto. Si presenta in sala stampa mister Ignoffo, che analizza la settimana piena di turbolenze, a causa di una posizione di classifica delicata che permette pochi margini di errore. Parla della prestazione non facile, ma i suoi ragazzi si sono compattati ed hanno affrontato la gara con il giusto atteggiamento anche grazie alla presenza del pubblico che è di grande importanza, che ha esortato a un pronto riscatto la squadra.

Durante le partite, continua, si deve avere degli uomini guida e la presenza di Savanarola e Sbrissa è fondamentale per i tanti under schierati.

Ha fatto le sue scelte, mettendo tanta qualità in mezzo al campo, anche sbilanciando la squadra, perché si doveva necessariamente vincere anche in virtù della brutta prestazione di 7 giorni addietro.

Poco dopo arriva il capitano, uomo simbolo di Acireale, Beppe Savanarola, parla di una settimana difficile, ma oggi sono riusciti ad affrontare nel modo migliore la gara. Ha un rimpianto perché si è perso tante occasioni e si ci trova ancorati in una brutta posizione in classifica. Non si deve abbassare per nulla la guardia, e parla di "squadra pazza" che definisce "autolesionista" però oggi si deve parlare solo di aspetti positivi.

Oggi è stato un segno di maturità, un segnale positivo, ma non deve essere fatto a fasi alterne, ma in queste ultime sei partite vuole che la squadra vada sempre a mille.

Il senso di appartenenza è grande per lui che è un "uomo di Acireale", si sente responsabile di una intera città che desidera la salvezza, ma dobbiamo tutti mettere da parte le polemiche e remare in un unica sola direzione.

           

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