ACIREALE, LA BEFFA ARRIVA NEL FINALE

Avresti voluto parlare di una partita dove due squadre, meritatamente in testa alla classifica, si sono affrontate a viso aperto nell’ultima gara di questo girone di andata. Ed invece ti trovi a parlare di un vero e proprio “furto” che sembra quasi premeditato, studiato a tavolino, da un arbitraggio che sin dall’inizio è sembrato ampiamente di parte, e non dalla squadra di casa.

Sì, perché il direttore di gara in una gara maschia ma non cattiva, ha avuto subito cartellini per i giocatori granata, mentre i biancoblu venivano il più delle volte graziati. Le partite si possono anche perdere, per una invenzione di un singolo, una azione di contropiede dove non si trova pronti a difendersi, o dall’episodio su un piazzato, ma non così, così fa male e fa perdere credibilità al gioco del calcio.

Correva infatti il 94’ minuto, nel pieno dei 7 minuti di recupero concessi, quando venivano falciati in sequenza prima Tumminelli e poi De Pace, ma l’arbitro incredibilmente sorvolava e lasciava correre mettendo l’attaccante della Cavese nelle condizioni di battere a rete per definitivo 1 a 2 immeritato.

A nulla sono servite le proteste, in serie D non esiste VAR, in serie D se non sei tra le squadre favorite tra i pronostici che hanno speso tantissimo per cercare il salto il lega Pro, puoi solo sperare di non essere “troppo” penalizzato quando giochi contro le presunte grandi.

Eppure in una splendida cornice di pubblico, L’Acireale si presentava in campo con il rientro sin dal primo minuto di Lodi e quello del neo arrivato, bomber di lusso per la categoria, Ricciardo.

Gara, che iniziava, con le due squadre molto attente a non scoprirsi, e le azioni latitano. Si deve attendere il 32’ quando Savanarola verticalizza per Tumminelli che mette in mezzo, Ricciardo viene strattonato ma l’arbitro lascia proseguire, la palla finisce sui piedi di Cottone, ma il suo tiro debole e centrale finisce tra le braccia di Paduano.

Al 37’ invece sfiora l’eurogol Tumminelli, ma il suo tiro decentrato, dal limite dell’area di rigore, scheggia la parte alta della traversa.

Al 43’ ghiottissima occasione da goal dell’Acireale, Lodi crossa per De Pace ma il suo colpo di testa sfiora il palo e finisce sul fondo.

Quando sembra che il primo tempo possa concludersi con il risultato ad occhiali, allo scadere della prima frazione di gioco, la Cavese passa. Pallone velenoso perso da Tumminelli, ne approfitta Caserta che si invola e serve Diaz che solo davanti a D’Alterio piazza il pallone in rete.

Finisce il primo tempo proprio a conclusione di questa azione con il vantaggio degli ospiti.

Nella ripresa, De Sanzo getta nella mischia Russo ed Esposito e la musica cambia. La pressione dell’Acireale, infatti, si fa sempre più costante, Russo è un autentico funambolo ma il suo tiro al 51’ finisce alto sopra la traversa. Sono comunque le prove del goal che arriva al 60’ grazie a una azione insistita sulla destra, dove Tumminelli crossa in area per Ricciardo che colpisce di testa insaccando la palla dell’uno a uno.

Pareggio meritatissimo, che galvanizza i ragazzi granata che adesso vogliono vincere.

L’episodio che potrebbe cambiare le sorti della gara capita al 65’ quando si scatena un parapiglia in campo, con Ricciardo ed Altobello che non se le mandano a dire.

Vengono entrambi ammoniti ma per il giocatore ospite è il secondo giallo che gli costa l’espulsione.

Forte dell’uomo in più l’Acireale si spinge ancora più insistentemente in avanti, alla ricerca del goal, ma la difesa della Cavese si difende con ordine non rischiando, se non al 77’ quando Russo manda alle stelle da buona posizione al centro dell’area di rigore.

Si arriva così prima dei titoli di coda, all’episodio precedentemente descritto che consegna immeritatamente i tre punti alla squadra più blasonata ma che non ha bisogno di questi ulteriori regali per vincere le partite.

Malafede o incompetenza? Vogliamo sperare si tratti della seconda perché l’Acireale non è assolutamente tutelato e deve fare voce grossa in lega perché questi episodi, non i primi purtroppo, stanno adesso penalizzando oltremisura la compagine di De Sanzo.

IL TABELLINO:

ACIREALE (3-4-2-1): D’Alterio; Cannino (45′ Russo), De Pace, Cadili; Tumminelli, Lodi, Correnti (85′ Garetto), Cottone (45′ Esposito) (85′ Le Mura); Savanarola, Piccioni; Ricciardo (85′ Cristiani). A disp.: Governo, Joao Pedro, Mollica, Rossitto. All. De Sanzo.

CAVESE: Paduano; Gabrieli, Viscomi, Altobello, Caserta(72′ Fissore); Aliperta, Palma, Romizi (81′ Corigliano); Bacio Terracino (72′ D’Amore), Kone (85′ Benegas), Diaz(60′ Carbonaro). A disp.: Somma, Potenza, Gabrieli, Maiorano, Scognamiglio. All. Troise.

ARBITRO: Julio Milan Silvera di Valdarno.

ASSISTENTI: Nyroi Emilio Gookooluk di Civitavecchia e Luca Granata di Viterbo) MARCATORI: 46′ Palma, 60′ Ricciardo, 95′ Banegas

NOTE: ammoniti: Correnti, De Pace, Cannino, Altobello, Russo, Ricciardo, Romizi; espulso: 65′ Altobello

LE INTERVISTE

A fine gara si presenta in sala stampa con un sorriso smagliante il tecnico Troise che parla del grande merito della sua squadra di avere interpretato bene la gara, contro un avversario forte come l’Acireale. Continua parlando di volere fare più punti rispetto al girone d’andata per cercare di vincere il campionato. Alla domanda sull’arbitraggio, sorvola, giustificando gli errori commessi, ma sembra chiaro che sia ampiamente soddisfatto anche di quello.

Sull’altro fronte, si presenta il tecnico De Sanzo, che sorvola anche lui sull’arbitraggio, ma solo per evitare la squalifica, ma le immagini che ha poi rivisto a fine gara, parlano chiaro. E’ comunque orgoglioso e soddisfatto della prestazione dei suoi, dove anche se alcuni elementi non erano al meglio o potevano dare di più, è consapevole dell’enorme valore della squadra che lotterà fino alla fine, contro tutto e tutti.

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