ACIREALE-CATANIA 0-1: ACIREALE, SCONFITTA MA CON ONORE

Ennesima sconfitta per gli uomini di Ignoffo, questa volta al comunale di Aci Sant’Antonio che li ospita, in attesa che venga consegnato l'”Aci e Galatea” dopo due anni di lavori infiniti di ristrutturazione, nel derby contro i cugini del Catania.

Sconfitta preventivata, anche in virtù dei valori delle due formazioni, in quanto i rossoazzuri possono disporre di una rosa cosi ampia da poter permettere a mister Ferrara di cambiare volto alla squadra in qualsiasi momento della gara.

Troppo netti i valori in campo, sopratutto per questo Acireale che nonostante non abbia subito il predominio della corazzata, si lecca le ferite per la sterilità offensiva che diventa adesso veramente preoccupante.

Certo gli episodi non girano sicuramente a favore dei granata, ma è pur vero che questa squadra mostra una fragilità mentale che fa preoccupare non poco i tifosi granata.

E a proposito di tifosi, meravigliosa, la cornice di pubblico al comunale, che ha riempito gli spalti in un giorno feriale. Il calore, l’amore e il senso di appartenenza per la maglia, si è fatto sentire forte.

Un vero peccato vietare la gara ai tifosi del Catania cosi come è stata vietata all’andata a quelli dell’Acireale, sarebbe davvero stata una vera e propria festa di sport, magari in uno stadio più adatto.

Cominciano forte i granata che si fanno preferire, sulla corsia di destra, con le scorribande di Dido, il migliore dei suoi, che fa ammattire la retroguardia Etnea.

L’Acireale però ha da sempre le polveri bagnate e si perde negli ultimi 30 metri, senza creare vere e proprie occasioni da rete.

Cosi il Catania guadagna campo e già al 17′ Palermo si trova apparecchiata la palla per battere Giappone, ma il suo tiro si spegne a lato.

Un minuto dopo ancora Giovinco prova il tiro da fuori, ma il suo diagonale finisce fuori.

Miracoloso Giappone al 21′ riesce a respingere il colpo di testa, dello stesso Giovinco, appostato solo dentro l’area di rigore.

Scampato il pericolo, l’Acireale si riporta in avanti al 28′ con Ghisleni servito da Joao Pedro, che entra in area e prova il tiro, forte ma centrale, parato da Beathers.

Il primo tempo si conclude con una punizione di Giovinco, alta sopra la traversa.

Nella ripresa Ferrara mischia le carte potendo disporre di un organico vasto di giocatori di caratura, che non hanno niente a che vedere con questa categoria, e il Catania cambia volto e conquista il predominino territoriale.

Cosi al 71‘ giunge il vantaggio su una dubbia punizione al limite, Russotto pesca il Jolly e batte l’incolpevole Giappone.

L’Acireale non demorde e con l’ingresso in campo di Liga e di Savanarola, costringe il Catania a serrare le fila.

Ci prova al 80′ Ghisleni servito da De Martino in area di rigore la il suo tiro viene deviato in angolo dall’estremo difensore ospite.

Un minuto dopo ancora Ghisleni dal limite fa partire un tiro che finisce però a lato.

Buona l’occasione che capita a De Martino al 89′ servito da Limonelli, ma il tiro dell’attaccante a due passi da Beathers è centrale.

E’ generoso l’Acireale ma inconcludente, l’ultima occasione capita al 95′ sui piedi di Liga la il suo tiro si spegne altissimo sopra la traversa.

Finisce con la 14ima vittoria consecutiva del Catania dei record e la seconda sconfitta consecutiva dei granata, adesso obbligati a vincere contro la Mariglianese se vogliono evitare i play out, ma anche obbligati a non perdere, per evitare di dover fare i conti con la retrocessione diretta.

IL TABELLINO:

ACIREALE (4-2-3-1): Giappone; Nicosia, Guarino, Brugaletta, Migliorelli (91 Carrozza); Sbrissa, Joao Pedro (70’Liga) ; Ghisleni, Limonelli, Di Domenicantonio (63′ Savanarola); De Martino. A disp.: Olivieri, Medico, Sannia, Esposito, Galvagna, Virgillito, Di Mauro, Rotella. All. Ignoffo.

CATANIA (4-3-2-1): Bethers; Rapisarda, Castellini (61′ Somma), Lorenzini, Pedicone; Palermo (60′ Chiarella), Rizzo, Vitale; Giovinco (50′ Sarao), Russotto (82′ Di Grazia); Jefferson (63′ De Respinis). A disp.: Groaz, Buffa, Litteri, Privitera. All. Ferraro.

ARBITRO: D’Ambrosio di Collegno (Gennuso-Di Dio).

MARCATORI: 69′ Russotto

NOTE: ammoniti Nicosia, Berthers, Chiarella

LE INTERVISTE:

In sala stampa il primo ad arrivare è Russotto contentissimo per il goal e un po meno per la prestazione in un campo dove hanno difficoltà a giocare. Fa i complimenti all’Acireale che non merita la attuale posizione in classifica.

Successivamente ai nostri microfoni si presenta mister Ferraro che è contento della vittoria, perché è quella che chiede la piazza, orgoglioso di guidare una squadra come il Catania che dispone di un organico di lusso per la categoria, dove la società non ha badato a spese.

Si presenta anche Guerrino dell’Acireale che amareggiato per la sconfitta, ma convinto che questa squadra ha tutte la carte in regola per potersi salvare. E’ consapevole che si hanno le polveri bagnate ma serve invertire la rotta.

Infine ecco arrivare Mister Ignoffo, contento per la prestazione ma avrebbe preferito i punti, che adesso fanno la classifica dell’Acireale quasi drammatica.

Il problema della sterilità offensiva sta diventando davvero imbarazzante, contro la Mariglianese non ci saranno più altri appelli.

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