A spasso per S. Gimignano…un viaggio nel borgo toscano

Nata in epoca etrusca, giĆ  feudo dei vescovi di Volterra, S. Gimignano si affranca nel duecento e cade sotto Firenze un secolo dopo.

La cittĆ  si articola sullā€™antico impianto attraversato dal tracciato della Francigena in direzione collinare.

Sulla sommitĆ  della collina si aprono le due piazze principali in cui si svolge la vitaĀ Ā  cittadina: la Piazza della Cisterna Ā e quella del Duomo, con la straordinaria Collegiata.

Percorrendo i suggestivi vicoli, ricchi di installazioni dā€™arte contemporanea, si incontranoĀ  le celebriĀ Torri (La Rognosa, che svetta per 54 metri a fianco del Palazzo del PodestĆ  eĀ Ā  TorreĀ  Grossa, simbolo del potere comunale).

Infine si giunge alla Rocca di Montestaffoli e allā€™imperdibile Chiesa di S. Agostino.

Il Duomo ĆØ senza dubbio fra i monumenti piĆ¹ significativi di S. Gimignano.

Le pareti della chiesa, a pianta basilicale, sono interamente coperte da affreschi che raccontano le storie del Nuovo e del vecchio Testamento dipinte da illustri pittori della scuola senese delĀ XIV secolo.

Nel Duomo ĆØ inoltre possibile ammirare un gioiello del Rinascimento, la Cappella di Santa Fina ove hanno lavorato insieme tre artisti fiorentini di grande fama: un architetto Giuliano da Maiano,Ā uno scultore, Benedetto da Maiano.

Tale capolavoro ĆØ dedicato alla santa piĆ¹ cara a S. Gimignano la quale, colpita giovinetta da una grave malattia volle giacere per il resto dei suoi giorni su una tavola di legno che, al momento della sua morte, fiorƬ di viole gialle.

Ogni anno, a Marzo le viole di Santa Fina fioriscono rigogliose in mezzo alle dune pietre delle torri che costituiscono il celebre profilo della cittĆ  medievale.

Nellā€™adiacente Museo del Duomo si possono ammirare, oltre alla mirabile ā€œMadonna della Rosa diĀ  Bartolo” diĀ  Fredi, altre opere di pittura e scultura.

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Palazzo comunale e musei civici

Il Palazzo Comunale ospita la sede storica dei musei civici di S. Gimignano, il percorso cittadino consente di ammirare famosi cicli di affreschi: la Sala di Dante (antica sala del consiglio), con le scene di caccia e di torneo dedicate a Carlo dā€™AngiĆ² e realizzate da Azzo di Masetto (1290),Ā la grandiosa MaestĆ  del senese Lippo Menni (1317), esemplata sul capolavoro Simone Martini tuttora in Palazzo Pubblico a Siena; e infine le divertentissime scene dā€™amore profanoĀ dipinte da Memmo di Filippuccio nella stanza del PotestĆ  (1310)Ā recentementeĀ  restaurate.

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Pinacoteca

Una committenza artistica locale, con presenze fiorentine (Coppo di Marcovaldo) e senesi (Rinaldo) della seconda metĆ  del Duecento.

Una alternanza fra senesi e fiorentini a cavallo fra Trecento e Quattrocento (Taddeo di Bartolo, Lorenzo di NiccolĆ² e il maestro del 1419) al definitivo prevalere dei fiorentiniĀ (Benozzo Gozzoli, Filippino Lippi, Sebastiano Mainardi) che contribuiscono al rinnovamento rinascimentale di S. Gimignano.

In gran risalto la grande pala del Pinturicchio, dipinta nel 1511.

Eā€™ da evidenziare con estrema importanza la Torre Grossa edificata fra 1300 ed il 1311 dalla quale si puĆ² godere un bellissimo panorama che spazia dalla campagna Val dā€™Elsa,Ā alle montagne pistoiesi e alle Alpi Apuane.

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Il Museo Archeologico

Esso traccia una storia dal periodo etrusco arcaico fino al secolo XVII attraverso reperti rinvenuti durante gli scavi sul territorio.

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La Speziera di Santa Fina

Emessa nel 1253 allo spedale omonimo fondato alla metĆ  del XIII secolo, propone un attento recupero di arredi delle antiche istituzioni Sanitarie della cittĆ .

Lā€™allestimento riproduce lā€™assetto di aromi originali della farmacia, una delle piĆ¹ antiche della Toscana, con la suddivisione della cucina dove si preparavano i medicinali contenutiĀ  in vasi ceramici eĀ vitrei di altissimo livello qualitativo riferibili a un periodo compreso fra i secoli XV e XVIII.Ā 

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La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea

Essa ospitata nello stesso complesso.

La collezione permanente, alla quale si affiancano spazi espositivi per mostre temporanee, riunisce opere dellā€™Ottocento toscano ā€“ si segnalano i dipinti di NiccolĆ² Ā Cannici – e del novecentoĀ Guttuso, Sassu, Fieschi, Vacchi, ecc. ā€“ fino ad opere delle piĆ¹ varie tendenze dellā€™arte contemporanea, come le diffuse installazioni nel centro storico di artisti del calibro di Fabro, Mattiacci, Kosuth e Kounellis.

Per finire:

SonoĀ ben quarantatre i musei diffusi nei territori della provincia che aderiscono alla FondazioneĀ Musei Senesi.

Un sistema museale che raduna diversi aspetti del patrimonio culturale al fine di preservare, valorizzare e condividere al meglio le meraviglie dellā€™arte, scienza, antropologia, tecnologia eĀ Natura.

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