Il comune di Gangi ha ottenuto il finanziamento, da parte della Regione Sicilia (assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana) attraverso il programma di azione coesione complementare, sviluppo urbano sostenibile, per il riutilizzo dell’ex carcere mandamentale in museo ambientale con la realizzazione della casa delle farfalle. Il progetto che costerà 3 milioni e 100mila euro (10 per cento a carico del comune) era già inserito in graduatoria e dovrà essere realizzato entro il 31 dicembre del 2026.
Il progetto dell’opera, a firma dell’architetta Maria Alessandro, prevede la trasformazione delle 12 celle dei detenuti in camere d’albergo e la realizzazione di una foresteria, una sala mensa, per le scolaresche e per gli ospiti dell’albergo. Le farfalle, invece, troveranno posto negli spazi esterni all’interno di apposite voliere in un habitat ideale, appositamente realizzato. È previsto, anche, la realizzazione di un parcheggio che sarà ubicato fuori dalla cinta muraria.
“L’ex carcere mandamentale di massima sicurezza – dice il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – era un’opera costata qualche miliardo delle vecchie lire e mai collaudata di proprietà del ministero di Grazia e Giustizia fino al ’97 quando il Comune ne ha rivendicato la proprietà e da allora, la struttura, è stata destina ad associazioni culturali e di volontariato del territorio, poi l’idea di trasformarlo in casa delle farfalle viventi, la sua riconversione sarà sicuramente uno degli attrattori turistici del nostro borgo. Sin da subito ho dato disposizione agli uffici di attivarsi per le procedure di gara”.