Qual è l’outfit giusto per andare a lavoro per una donna? In Gran Bretagna, stop ai tacchi alti
La vita è scandita da regole, codici che vengono di solito applicati cum grano salis, a seconda le occasioni, gli eventi che capitano nella quotidianità e non solo. Le donne multitasking, per definizione, svolgono diverse mansioni che si dividono tra casa, famiglia e lavoro, di solito corrono sempre…Molte volte, ahimè, vengono poste loro delle regole anche sul vestiario da indossare a lavoro, il cosiddetto dress-code, cioè il codice sul come vestirsi, molte volte le donne sono obbligate a portare tacchi scomodi o a truccarsi in un determinato modo. Un elemento direi più che discriminatorio per il mondo femminile. Il buon senso e la buona educazione di solito fanno scegliere l’outfit più idoneo a secondo del mestiere che si svolge.
Ma il mondo è bello perché è vario. Nel maggio del 2016, in Gran Bretagna, Nicola Thorpe, 27 anni, addetta alla reception di una società di corporate finance a Londra, si è rifiutata di andare al lavoro con i tacchi alti. Risultato: licenziata. La Thorpe ha lanciato una petizione per chiedere al più presto il cambio della legge e far sì che le aziende non possano più imporre alle donne di indossare tacchi alti al lavoro. La petizione ha ricevuto più di 11mila firme. A distanza di circa un anno, così come pubblicato dall’Ansa, dei deputati britannici hanno criticato duramente le aziende del Paese, invocando un inasprimento della legge prevista e delle sanzioni per le aziende che violano le regole, obbligando in modo illegale le donne a vestire particolari ‘dress code’, che prevedono in primo luogo i tacchi alti. Purtroppo, nonostante la pratica sia vietata dall’Equality Act del 2010, troppe società continuano a indicare un vestiario particolare alle loro dipendenti che in caso di rifiuto rischiano di perdere il posto.
L’aspetto è una forma di rispetto per gli altri e per se stessi. La sobrietà vince sempre su tutto!