Il Giro d’Italia 2017 attende Vincenzo Nibali

Dopo la presentazione del Bahrain Merida Pro Cycling Team il campione siciliano non ha ancora sciolto la riserva sulla sua partecipazione alla Corsa Rosa numero 100.

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Presentato ufficialmente il Bahrain Merida Pro Cycling Team. La globalizzazione del ciclismo degli ultimi anni porta, oltre a un aumento consistente delle competizioni nella penisola arabica, anche alla creazione di una squadra World Tour che parte già con grandi ambizioni per la stagione 2017.

Il Mondiale di Doha ci ha mostrato come il deserto possa essere ben digerito a suon di milioni di euro, quindi il nuovo team rafforza il concetto che il mondo delle due ruote si sta assestando verso un format che vede competizioni Uci tutto l’anno, con solo una settimana di pausa tra gli ultimi giorni di dicembre e i primi di gennaio. Tutto ruota intorno alla figura del nostro Vincenzo Nibali, presente ieri, oltre ad Alex Carera e a Copeland, insieme ai nuovi compagni di squadra, tra i quali figurano altri due siciliani, il fratello Antonio, e Giovanni Visconti, oltre a un corridore di spicco come Joaquim Rodriguez, che tira giù la bici dal chiodo dove in realtà non aveva neanche fatto in tempo ad appenderla.

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Nel giorno in cui Diego Rosa ufficializza il suo passaggio al Team Sky, vedremo se con ruoli da capitano al Giro o da componente del “black train”, il treno nero dei britannici al Tour, e lasciando dunque Fabio Aru come leader assoluto dell’Astana, ben fiancheggiato da un team di prim’ordine che vede nel giovane Miguel Angel Lopez e nell’esperto Scarponi, oltre a larga parte della formazione che ha fiancheggiato Nibali e lo stesso Aru nelle vittorie delle ultime stagioni, siamo qui a fare una riflessione dettata dalle dichiarazioni di Vincenzo Nibali nei giorni precedenti la presentazione del Giro d’Italia 2017. La Corsa Rosa della centesima edizione vedrà un grande ritorno delle due isole maggiori, Sardegna e Sicilia in ordine di percorrenza, reclamando a gran voce la presenza dei nostri due migliori corridori di corse a tappe.

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Nibali ha dichiarato che non è ancora certo di partecipare al Giro. Io scarto già a priori l’ipotesi che Vincenzo possa essere assente dalla prossima edizione per tre ordini di motivi. E’ il nostro corridore più titolato e rappresentativo, è un Giro denso di grandi significati storici e culturali, e transita dalla sua regione e soprattutto dalla sua città dopo sei anni di assenza. Auspico caldamente che la sua potenza contrattuale sia superiore a interessi ultronei, pur dettati da esigenze economicamente forse più pressanti. Il Tour 2017 se lo contendano Froome e Quintana, in questo duello che ormai suona come un leitmotiv negli ultimi due anni. Gli altri corridori da corse a tappe che hanno monopolizzato il passato biennio, Nibali e Aru appunto, devono essere presenti al Giro d’Italia. Contador, anche lui dopo il ritiro annunciato accasatosi poi alla Trek, decida in base ai suoi criteri. Ma l’Italia sportiva reclama i suoi alfieri, e in particolare la Sicilia vuole sulle sue strade tutti i suoi corridori professionisti. Gli appassionati non decretano possibilità di scelta.

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