A Melilli gli studenti universitari etnei hanno assistito ad una speciale lezione di geologia nelle aree protette “Villasmundo” e “Grotta Palombara”
Hanno approfondito sul campo le peculiarità geologiche dell’area Iblea e le tematiche della gestione e della fruizione eco-sostenibile delle aree protette dell’Ateneo di Catania grazie alle “lezioni” nelle riserve naturali integrali “Complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio” e “Grotta Palombara” di Melilli.
Due aree protette gestite dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania che gli studenti del primo anno del corso di laurea triennale in Scienze geologiche del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’ateneo catanese hanno visitato ammirando le caratteristiche morfologie carsiche superficiali (doline, karren e vaschette di corrosione) presenti nella zona B della Grotta Palombara e i particolari rapporti tra le formazioni carbonatiche e i prodotti del vulcanismo ibleo dei Torrenti Belluzza e Cugno di Rio lungo l’itinerario della riserva Complesso Speleologico Villasmundo-S. Alfio.
Gli studenti – accompagnati dal vicedirettore del Cutgana Agata Di Stefano e dai docenti Rosolino Cirrincione, Rosanna Maniscalco, Giorgio De Guidi ed Eugenio Fazio – sono stati guidati dai responsabili delle due aree protette Elena Amore (Villasmundo) e Fabio Branca (Grotta Palombara) insieme con i geologi Salvo Costanzo (responsabile della riserva “Grotta Monello” di Siracusa) e Giovanni Sturiale.