Importante e sofferta vittoria dei rossazzurri contro il Città di Sant’Agata per 3-2. Il nono successo consecutivo consente agli uomini di Ferraro di viaggiare a punteggio pieno ed allungare a + 8 il vantaggio in classifica sul Lamezia Terme sconfitto dal San Luca.
Non è stata una sfida semplice, dal risultato scontato, tutt’altro! Catania – Città di Sant’Agata ha regalato gol ed emozioni ed anche qualche batticuore ai 15048 spettatori del Massimino, accorsi a spingere i rossazzurri alla conquista della nona vittoria consecutiva per consolidare il primato in classifica in quest’avvio di stagione.
Il 3-2 finale ottenuto dagli etnei, sotto lo sguardo attento del presidente Ross Pelligra, racconta di una gara sofferta, contro un avversario agguerrito che non s’è fatto per niente intimorire, che ha giocato a viso aperto e che, in alcuni frangenti, ha dettato i tempi di gioco.
Una prova di maturità per la squadra di Ferraro che ha avuto la forza ed il merito di centrare l’obiettivo giocando due partite diverse nell’arco dei novanta minuti.
Catania col 4-3-3, rientra Bethers a difesa dei pali, per il resto formazione invariata rispetto alla trasferta di Paternò.
I peloritani allenati dall’ex Leo Vanzetto optano per il 3-4-3, e si affidano in avanti al bomber Vincenzo Vitale.
In avvio sono gli ospiti a spingere ed a cercare la porta con un paio di conclusioni dalla distanza, da segnalare all’11’ la conclusione di D’Aleo che pizzica la parte superiore della traversa.
I rossazzurri aumentano progressivamente la pressione, attivando la catena offensiva di destra mettono in ambasce la retroguardia ospite che al 18’ cede: Sarno lavora palla poi imbecca Rapisarda in area che controlla e batte di destro un pallone che si insacca sotto la traversa per l’1-0.
Il Sant’Agata accenna una reazione con Bonfiglio che cerca la porta avversaria dopo un’uscita con i pugni di Bethers, provvidenziale l’intervento di Lorenzini che salva.
Dopo il pericolo scampato il Catania macina gioco, intesse trame geometriche avvolgenti, alcune delle quali non finalizzate a dovere per banali errori di misura.
A fare la differenza al 35’ è ancora una combinazione vincente, sempre sulla corsia di destra, avviata da Sarno che lancia Rapisarda, il quale accelera e mette in mezzo un pallone per la testa di Sarao, anticipato dall’intervento del centrale difensivo ospite Demeleon che riesce solo a prolungare la traiettoria della sfera che Mattia Vitale è bravo ad intercettare e di testa ribadire in rete per il 2-0.
Il doppio svantaggio non sembra abbattere i peloritani che sul finire del tempo mettono i brividi alla retroguardia catanese con una conclusione di Cicirello di poco a lato alla sinistra di Bethers.
La ripresa sembra ripercorrere il canovaccio della prima frazione di gara. Il Catania si affida ancora alla corsia di destra e all’estro di Sarno che cerca di mettere scompiglio nell’area avversaria ma viene contenuto, la palla comunque arriva a Sarao che non finalizza.
Ribaltamento rapido del Sant’Agata che sfiora il gol su un clamoroso errore di Lorenzini che cicca il controllo e spalanca a Vitale un’autostrada verso la porta etnea dopo aver eluso anche l’uscita disperata di Bethers, ma la conclusione a porta vuota si perde clamorosamente a lato.
Gli ospiti insistono, sfruttano il buon momento e al 53’ accorciano le distanze: Rapisarda cerca di rinviare un cross dalla destra ma il pallone rimane pericolosamente al centro dell’area, Scolaro è il più lesto anticipa tutti ed insacca.
Ferraro a questo punto inserisce forze fresche: Jefferson per Sarao, Russotto per Sarno e Palermo, per Lodi permettono alla squadra di alzare il baricentro e portare qualche insidia agli avversari.
Al 72’ il Catania imbastisce l’ennesima percussione, questa volta da sinistra, con Forchignone che caparbiamente lavora palla, entra in area e viene steso con un intervento scomposto da un avversario. Per il signor Silvestri non ci sono dubbi è calcio di rigore. Dal dischetto la conclusione in rete di Jefferson è perfetta e vale il 3-1 per i rossazzurri.
Partita finita? Gli ospiti non mollano e pressano la metà campo etnea costringendo all’errore Rizzo che perde palla in fase di uscita consentendo la ripartenza in superiorità agli avanti peloritani con Maesano che appena entrato in area di rigore viene atterrato fallosamente dallo stesso Rizzo.
Per l’arbitro il fallo è evidente e decreta il penalty che viene trasformato da Bonfiglio per il 3-2.
Intenso il finale, col Catania che ha la possibilità di chiudere i conti col duo Russotto-Forchignone, con quest’ultimo che manda alle ortiche un pallone servitogli al bacio dall’esterno etneo e che poi chiude, senza patemi, gli spazi al forcing accennato dai biancoazzurri.
Al triplice fischio il “Massimino” saluta con gli applausi la nona impresa del Catania, bella perché sudata e rende gli onori delle armi al Sant’Agata, degno avversario.
La vittoria consente agli uomini di Ferraro di accelerare ed allungare a + 8 il vantaggio in classifica sul Lamezia Terme, sconfitto dal San Luca.
IL TABELLINO:
CATANIA-SANT’AGATA 3-2
CATANIA (4-3-3): Bethers; Rapisarda, Lorenzini, Somma, Castellini; Rizzo, Lodi (60’ Palermo),M. Vitale; Sarno (60’ Russotto), Sarao, (55′ Jefferson), Forchignone (85’ Buffa). A disp.: Groaz, Bollati, Boccia, Lubishtani, Palermo, Buffa, Giovinco, De Luca, Jefferson, Russotto. All. Ferraro.
SANT’AGATA (3-4-3): Curtosi; Casella (90’ Carrà), Demoleon, Brunetti (78’ Napoli); D’Aleo, Calafiore, Morleo, Scolaro(72′ Monteiro); V. Vitale, Bonfiglio; Cicirello(72′ Maesano). A disp.: Quartarone, Napoli, Duli, Empunda, Gallo, Mazzamuto, Lanza, Raspaolo, Squillace, El Yacoubi, Carrà. All. Vanzetto.
ARBITRO: Silvestri di Roma 1 (Di Dio-Scribani).
MARCATORI: 17′ Rapisarda, 34′ M.Vitale, 54′ Scolaro, 71′ Rig. Jefferson, 80′ Rig. Bonfiglio.
NOTE: Ammoniti: M. Vitale (C), Scolaro (S)
Angoli: 2-2. Recupero: pt 1’; st 5’.
SPETTATORI: 15.048 spettatori al “Massimino”