2 giugno 1946: 74 anni fa nasceva la Repubblica Italiana

Ogni anno, il 2 giugno si celebra la nascita della Repubblica Italiana, avvenimento molto importante per la storia del Paese. Questa precisa data fa riferimento al referendum istituzionale del 1946.

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Il tutto ebbe inizio nel 1946 (poco dopo la fine della seconda guerra mondiale e della caduta del regime fascista), in cui gli italiani vennero chiamati al voto per decidere quale repubblica o monarchia dare al Paese, che fu anche reduce di una lunga dittatura. La scheda del referendum raffigurava lo stemma sabaudo, simbolo della monarchia (nel cerchio di destra) e l’Italia turrita (nel cerchio di sinistra). Fu inoltre per l’Italia, la prima votazione a suffragio universale. Gli esiti vennero comunicati precisamente il 10 giugno del 1946, data in cui si dichiarò originariamente la nascita della Repubblica.

L’11 giugno 1946 fa riferimento al primo giorno dell’Italia repubblicana che venne poi dichiarato giorno festivo, mentre il 2 giugno si celebra la nascita della nazione moderna. Il 17 marzo si festeggia l’Unità d’Italia e la nascita dello Stato italiano, perché fu il giorno in cui venne proclamato il Regno d’Italia, infatti prima che nascesse l’attuale repubblica, veniva celebrata la festa dello Statuto Albertino. I festeggiamenti ebbero inizio con una parata militare in via dei Fori Imperiali, a Roma. Nell’occasione, il cerimoniale avvenne in piazza Venezia, di fronte al Vittoriano, chiamato anche l’altare della Patria. Luigi Einaudi, il presidente della Repubblica di allora depose la corona di alloro al Milite Ignoto, mentre le forze armate si inchinarono nelle scalinate del monumento per dare omaggio al presidente con un inchino.

Nell’anno 1961, la celebrazione principale della Festa della Repubblica ebbe luogo a Torino anziché a Roma, in seguito anche a Firenze e infine nuovamente nella capitale. In quell’anno si celebrava anche il Centenario dell’Unità d’Italia e nel 1963 la manifestazione venne spostata il 4 novembre (data in cui venne celebrata anche la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate), a causa delle condizioni di salute di Papa Giovanni XXIII.

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Nella celebrazione di Roma del 1965, anno in cui si commemorava anche il 50° anniversario dell’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale, parteciparono anche gli stendardi delle unità militari soppresse che parteciparono alla prima guerra mondiale. La Festa della Repubblica venne spostata alla prima domenica di giugno, a causa della crisi economica in Italia e quindi fu scelto proprio il 2 giugno.

Nel 2001, su decisione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la Festa  ha abbandonato lo status di festa mobile e fu fissata definitivamente il 2 giugno, giorno diventato festivo.

Nel 2018, anno in cui si è celebrato il 100° anniversario della vittoria dell’Italia sull’Austria-Ungheria, hanno partecipato i militari attive e soppresse che presero parte alla prima guerra mondiale.

Svolgimento dei festeggiamenti

La cerimonia ufficiale prevede l’alzabandiera all’Altare della Patria e l’omaggio del Presidente della Repubblica al Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro. Inoltre vi è anche la presenza delle massime cariche dello Stato, come il Presidente della Camera, del Senato, del Consiglio dei Ministri, del Ministro della difesa, e del Presidente della Corte istituzionale. Viene eseguito l’Inno di Mameli e le Frecce Tricolori attraversano i cieli della capitale.

Il Presidente della Repubblica si reca in via di San Gregorio con la Lancia Flaminia presidenziale scortato dai Corazzieri e insieme il Comandante militare della Capitale, passa in rassegna i reparti schierati. Si trasferisce nella tribuna presidenziale in via dei Fori Imperiali, in cui assiste alla sfilata. I militari si chinano rendendo omaggio al Presidente passando davanti alla tribuna presidenziale. I membri del governo italiano devono per tradizione indossare una giacca con appuntata una coccarda italiana tricolore.

La cerimonia si conclude nel pomeriggio con l’apertura al pubblico dei giardini del palazzo del Quirinale, in cui si esibiscono le bande musicali dell’Esercito Italiano, dell’Arma dei Carabinieri, della Marina Militare Italiana, della Polizia di Stato, dell’Aeronautica Militare Italiana, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Penitenziaria. Nel Palazzo del Quirinale, viene effettuato il Cambio della Guardia con il Reggimento Corazzieri e la Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo in alta uniforme. Il Presidente della Repubblica riceve per l’occasione, gli auguri da parte di altri Capi di Stato di altri Paesi del mondo. I tradizionali festeggiamenti di oggi, con la parata ai Fori Imperiali non potranno aver luogo a causa dell’emergenza COVID-19. Le frecce tricolore sorvoleranno comunque i cieli di Roma.

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