Catania, urbanistica: mercoledì avvio tavolo confronto futuro ospedali dismessi

L’intendimento del Comune di avviare un confronto ampio e partecipato sulle prospettive dell’utilizzo delle aree ospedaliere dismesse, era stato annunciato pubblicamente lo scorso 23 gennaio dal sindaco Salvo Pogliese, nel palazzo della Regione, durante la presentazione delle ipotesi progettuali di riutilizzo delle aree del vecchio Santa Marta, alla luce dell’avvio dei lavori di demolizione delle fatiscenti strutture del nosocomio chiuso da diversi anni.

Un tavolo di confronto per pianificare il futuro delle aree ospedaliere dismesse nell’ottica della rigenerazione urbana di Catania, promosso dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore comunale all’Urbanistica Enrico Trantino, verrà avviato mercoledì pomeriggio a partire dalle ore 16,00 in una video conferenza con la partecipazione del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, il Magnifico Rettore Francesco Priolo, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione e della commissione urbanistica Manfredi Zammataro, Soprintendenza, Genio Civile, Ersu, altri enti cointeressati, ordini professionali, organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni e organizzazioni di base dei cittadini, tecnici ed esperti urbanisti, tra cui il consulente dell’Amministrazione Comunale per il Piano regolatore Generale Paolo La Greca. L’intendimento del Comune di avviare un confronto ampio e partecipato sulle prospettive dell’utilizzo delle aree ospedaliere dismesse, era stato annunciato pubblicamente lo scorso 23 gennaio dal sindaco Salvo Pogliese, nel palazzo della Regione, durante la presentazione delle ipotesi progettuali di riutilizzo delle aree del vecchio Santa Marta, alla luce dell’avvio dei lavori di demolizione delle fatiscenti strutture del nosocomio chiuso da diversi anni.

“La questione della rigenerazione urbana dell’area Antico Corso, a seguito del trasferimento degli ospedali cittadini -Vittorio Emanuele, Santa Marta e Santo Bambino– assume un ruolo rilevante  nell’ambito delle scelte urbanistiche della città, orientamento peraltro contenuto nelle direttive già approvate dal Consiglio Comunale. Questo processo di trasformazione a cui va dato atto e  merito al Governo Musumeci per gli investimenti che sta facendo per la città di Catania –ha spiegato il sindaco- deve essere condotto e attuato con metodi e prassi idonee a conseguire i risultati sperati. Siamo infatti convinti che l’azione di rigenerazione debba essere caratterizzata dal convergere di una pluralità di interessi pubblico/privati. E che il presupposto per la riuscita del progetto di rigenerazione urbana è una forte e unica regia pubblica, per coordinare le azioni da intraprendere tenendo conto delle complesse e mutevoli condizioni che caratterizzano questo tipo di interventi. A cominciare dal coinvolgimento degli enti interessati, ciascuno per le proprie competenze; l’ascolto attivo dei portatori di interesse locali e generali e in particolare degli abitanti; un alto grado di professionalità, capace di esprimere competenze integrate e aperte alla multidisciplinarietà. E in questi giorni, al netto di qualche sterile strumentalizzazione politica, il dibattito che si è sviluppato ha offerto spunti sen’altro utili, ma che per diventare concreti vanno inquadrati in una visione sistematica d’insieme con un confronto costruttivo nell’interesse della Città a cui la Regione sta mostrando la dovuta attenzione. Non è operazione semplice ma ci riusciremo. Infatti, a dispetto di tante iniziative intraprese, negli anni passati, nei quartieri coinvolti non si è avviata una trasformazione positiva d’insieme tale da diventare fattore di moltiplicazione per nuovi interventi di riqualificazione che gravitano attorno alle aree ospedaliere dismesse. Queste zone possono trarre notevoli benefici dalle azioni che potranno essere attivate nei grandi spazi occupati dagli ex ospedali”.

“Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore comunale all’Urbanistica Enrico Trantino: ”Da parte dei diversi soggetti  coinvolti -ha detto Trantino- è necessaria la volontà di valorizzare il ruolo di traino del Governo Musumeci, sviluppando e favorendo il potenziamento della reti e dei servizi (impianti e reti tecnologiche, trasporti, verde ecc.) mediante interventi diretti e il coinvolgimento dei privati. Le più recenti e qualificate esperienze italiane hanno dimostrato che i miglioramenti dell’ambiente urbano incoraggiano i privati, oggi ancor più favoriti dai bonus fiscali (risparmio energetico, sicurezza sismica ecc.) a rinnovare il patrimonio immobiliare. L’amministrazione comunale sta procedendo in questa direzione, sia attraverso strumenti tradizionali (si veda ad esempio la prossima approvazione dello studio tipologico previsto dalla L.r. 13/2015 per tutto il Centro Storico, assieme alla prosecuzione dei lavori per la redazione del nuovo PRG ora PUG) che attraverso un’ ampia riflessione sulle possibilità di avviare processi rigenerativi partecipati e condivisi. L’avvio del tavolo di concertazione sulle aree ospedaliere dismese si muove in questa prospettiva”.

La conference call verrà trasmessa sulla pagina Facebook Istituzionale del Comune di Catania e in quella URBaMET curata dalla Direzione Comunale Urbanistica.

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