GDF Agrigento: sequestro di social cards per fruire del reddito di cittadinanza

Sequestrate social cards ai nuclei familiari di altri 8 soggetti condannati per associazione di tipo mafioso, omicidio, traffico di sostanze stupefacenti.

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Prosegue l’azione della Guardia di Finanza di Agrigento di contrasto al fenomeno dell’indebita percezione del reddito di cittadinanza. I militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria, su disposizione del Procuratore Capo di Agrigento, Dott. Luigi Patronaggio e del Sostituto Dott.ssa Gloria Andreoli, hanno eseguito il sequestro preventivo di 8 social card utilizzate per fruire del reddito di cittadinanza, che si aggiungono alle 11 già sequestrate nei giorni scorsi. I titolari delle carte sequestrate sono tutti indagati a piede libero per i reati di indebita percezione di reddito di cittadinanza (art. 7 DL n.4/2019) e falso in autodichiarazione. Il reddito di cittadinanza, come noto, è una misura di sostegno al reddito familiare che spetta solo in presenza di alcuni requisiti che devono essere autocertificati dal richiedente, volti a dimostrare non solo la condizione di difficoltà economico-reddituale del proprio nucleo familiare, ma anche il possesso da parte dei componenti dello stesso di alcune qualità morali. Tra quest’ultimi requisiti, il legislatore ha previsto che la sottoposizione a misure cautelari personali o la condanna per gravi delitti, di chi faccia richiesta del beneficio e del suo nucleo familiare, sia causa di esclusione dal beneficio. I Finanzieri, nell’ambito di una vasta indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo agrigentino, hanno accertato, invece, che tra i percettori del beneficio oggi indagati, figurano soggetti sottoposti a misura detentiva per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, attualmente detenuti, nonché per reati associativi finalizzati al traffico di sostanze stupefacenti, furto, ed altri reati comuni.

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