“Vaccini sotto assedio”, sensibilizzare le popolazioni per evitare rischi all’intera comunità

Nella sala Poseidone dell’hotel Nettuno Catania, in occasione apertura anno sociale 2018-19, il Lions e Leo Club “Catania Est”, presidenti Maria Concetta Guzzo e Flavia Cilmi, nell’ambito del service “Vaccini: l’impegno dei Lions Italiani”, con l’importante ed efficace presenza del Prof. Bruno Cacopardo, direttore U.O.C. Malattie Infettive A.R.N.A.S. “Garibaldi” Catania, hanno sviluppato il tema “Ama te stesso, Vaccinati!”

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I lavori sono stati introdotti dai Cerimonieri:  Catania Est, prof.ssa Norma Viscusi, Leo Club Giuseppe Nigroli. Ha coordinato il Segretario, Leo Advisor e addetto stampa club dott. Toti Illari.

La presidente Guzzo, dirigente medico A.R.N.A.S. “Garibaldi” Catania, apre i lavori ricordando il ventennale impegno del socio Maurizio Ferro uno dei veterani esponenti del Club, che “mi ha aiutato a muovere i primi passi” continua “lavoro al pronto soccorso medico, tanti giovani sono stati ricoverati con complicanze pericolose e, se fossero stati vaccinati, fra questi, due non sarebbero già stelle del cielo”.

 Cilmi, impegnata nel sociale si avvia alla carriera medica e si sofferma sul perché la società debba attenzionare questa problematica e l’importanza della sensibilizzazione.

Sono state proiettate delle interessanti slide, illustrando con modalità pertinenti la campagna vaccini, come difendersi, dai patogeni, batteri, virus, che possono attaccare il nostro organismo.

Toccante tema in questo periodo, sull’annosa questione delle vaccinazioni, serata interessante che ha esplorato questo settore, contrastare paure, disinformazione con focus sulla prevenzione “immunità di gregge” che evita la diffusione di epidemie ,in Italia siamo vicini al 70%  ciò crea rischi per la salute di tutti. È quanto emerso durante il meeting, poiché solo il 25% degli italiani è favorevole.

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Vaccini sotto assedio, “vittime del loro successo, strumenti per prevenire eventi infettivi di una certa gravità, malattie o complicanze che ne derivano”, interviene il prof. Cacopardo, docente Facoltà Medicina Università Catania. Ci avviciniamo alla stagione invernale che prelude alla grande epidemia influenzale, a breve ci sarà il picco, in Europa novembre/dicembre, in Italia settentrionale dicembre/gennaio, in Sicilia tranne per eventualità climatiche imprevedibili, dovrebbe giungere intorno a  febbraio. “La vaccinazione antinfluenzale si propone, continua, come strumento di prevenzione di prima linea, abbiamo trattamenti antivirali, ma è impensabile di voler arginare un’epidemia influenzale con gli antivirali, piuttosto che con il vaccino”.

“Non è consigliabile ad alcuni individui, casi molto rari, che hanno delle allergie specifiche: farmaci, antibiotici o alcuni elementi come la proteina dell’uovo, ed è possibile che si manifesti un evento allergico o iperergico”, chiarisce Cacopardo. “Il vaccino è indicato a  tutte le persone indipendentemente dall’età e anche dalle comorbilità, chiarisce, non esistono comorbilità specifiche che ne controindicano la vaccinazione, soprattutto bambini e anziani”.

Il prof. Cacopardo, approfondendo il rapporto tra virus e vaccini, spiega qualche concetto base e introduce i termini immunità vaccinazione, e patologie vaccinali e come possono agire i meccanismi, rivolgendosi in maniera esauriente all‘uditorio.

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Un vaccino è una preparazione artificiale capace di fornire un’immunità acquisita, somministrata a scopo di immunoprofilassi, sono preparati biologici costituiti da microorganismi uccisi o attenuati, oppure da alcuni loro antigeni, o da sostanze prodotte dai microorganismi e rese sicure (come ad esempio il testoide tetanico che deriva dal trattamento della tossina tetanica), o da proteine ottenute con tecniche di ingegneria genetica.

Generalmente i vaccini contengono anche acqua sterile e in piccole quantità contenere anche un adiuvante per migliorare la risposta del sistema immunitario, un conservante (o un antibiotico) per prevenire la contaminazione del vaccino da parte dei batteri. Cacopardo mette in guardia a non usare vaccini inattivati, in un organismo immuno-compromesso. Esistono varie tipologie di vaccini: vivi attenuati (morbillo, rosolia parotite, varicella, febbre gialla e tubercolosi); inattivati, come per l’epatite A, la poliomelite e l’antinfluenzale split): utilizzando virus o batteri uccisi tramite esposizione al calore oppure sostanze chimiche; ad antigeni purificati (pertosse e antinfluenzale a sub-unità) o con anatossine (difterite e tetano), utilizzando molecole provenienti dall’agente infettivo, non in grado di provocare la malattia, ma attiva le difese immunitarie dell’organismo; a DNA ricombinante (epatite B e meningococco B):prodotti clonanti e producendo una grande quantità di sostanze antigene.

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Continua l’efficace esposizione spiegando come si somministrano, invitando ad una riflessione: il derma è ricchissimo di cellule staminali.

I vaccini simulano il primo contatto con l’agente infettivo, evocando una risposta immunologica simile a quella causata dall’infezione naturale, senza causare la malattia e le sue complicanze. Il principio alla base di questo meccanismo è la “memoria immunologica”.

Pone quindi la domanda retorica alla platea se i vaccini sono utili o meno, ed espone dei dati statistici: in Somalia, ultimo caso di vaiolo è nel 1977; vaccino polio  parte nel ’53, sviluppato da Albert Sabin, raggiungendo ormai un’alta percentuale di decremento all’80%, ancora persiste solo in tre paesi (Afganistan, Siria e qualche altro limitrofo) a causa della repressione, riguardo le pratiche vaccinali. Il morbillo, tra il 1962 e 2011 in alcuni stati dell’America è stata tolta la seconda dose; in Italia 2295 casi e 4 decessi e 19 casi di rosolia. La Sicilia è in testa nei casi di morbillo.

Si sofferma sulla possibilità dei vaccini di sviluppare un evento avverso e il rapporto con l’autismo, risponde “l’infezione naturale è meglio della vaccinazione? Mettendo gli aspetti positivi e  negativi sulla bilancia si traggono le conseguenze”.

da sx Cilmi, Collura, Guzzo, Furneri, Cacopardo, Nigroli, Viscusi

“L’efficacia della terapia vaccinale – spiega il brillante relatore – è estremamente alta, al contrario degli eventi indesiderati che possono verificarsi nel corso di tali terapie vaccinali e che, invece, sono certamente più che modesti, considerando anche che essi in molti casi dipendono non tanto dal vaccino ma anche dalle condizioni generali del vaccinato. Pertanto, prima di procedere alla vaccinazione è giusto e logico che il Medico valuti bene la storia clinica del vaccinando”.

Il virus influenzale merita una menzione a parte perché il virus cambia ogni anno e la composizione viene decisa, su indicazione dell’OMS, in base ai ceppi che si prevede circoleranno maggiormente durante il periodo invernale.

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Interessanti gli interventi Angelo Collura 1° vicegovernatore e Mirella Furneri presidente IV Circoscrizione che sottolineano l’assoluta validità della terapia vaccinale, auspicando futuri incontri con le famiglie di giovani studenti per diffondere l’informazione. Evidenziano l’importanza di fare rete fra i Lions per cambiare la società, ed essere un raggio forte e portare ottimismo e voglia di accrescere sintonia.

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