Arte: Iudice, Guccione, Morales e il presepe ottocentesco di Vaccaro al Museo Diocesano di Caltagirone

In occasione delle festività natalizie, il Museo Diocesano di Caltagirone ospita grandi mostre realizzate con il patrocinio della Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e del Comune di Caltagirone, visitabili tutti i giorni fino all’8 gennaio 2018, dalle ore 10 alle 18

Presepe

In occasione delle festività natalizie, il Museo Diocesano di Caltagirone ospita grandi mostre realizzate con il patrocinio della Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e del Comune di Caltagirone, visitabili tutti i giorni fino all’8 gennaio 2018, dalle ore 10 alle 18. “Armonie siciliane” si aggiunge alla collezione permanente per dare spazio a tre artisti contemporanei e uno storico: “Il Rumore del mare” di Giovanni Iudice, “Armonia dell’infinito” di Piero Guccione e “Armonia mediterranea” di Nicolò Morales. Ultimo arrivato, il prezioso presepe ottocentesco in terracotta dipinta a mano, opera dell’artista Giuseppe Bongiovanni Vaccaro.

“Il Rumore del mare” di Giovanni Iudice

All’interno della suggestiva Cappella neogotica del Museo, i dipinti esposti si configurano come finestre aperte sul dramma dell’uomo contemporaneo, che portano l’osservatore a vedere dentro di sé, a vivere intimamente il dramma umano, a scoprire e attivare le potenzialità nascoste nelle pieghe del suo essere “uomo-accanto” all’uomo del nostro tempo. La forza comunicativa delle opere viene supportata da un allestimento che fa entrare quasi concretamente nel dramma dei migranti, anche attraverso un’ambientazione simbolica del “barcone” in cui le opere sembrano quasi gli oblò di una nave stracolma di clandestini. Al suo esterno un’imponente e spigolosa istallazione contemporanea sembra prendere vita attraverso la proiezione di immagini simboliche e suggestive; al suo interno diventa “luogo” interattivo in cui è possibile “toccare” con mano l’esperienza della traversata mediterranea: la fisicità degli oggetti, i suoni, le luci fanno di fatti intraprendere un viaggio introspettivo, alla scoperta di nuovi orizzonti possibili di solidarietà umana.

presepe 2

“Armonia dell’infinito” di Piero Guccione

Raccoglie 30 opere, con qualche inedito, per raccontare il percorso artistico del Maestro dal 1962 al 2014. Dai primi dipinti come Omaggio a F. Bacon, Giardino su muro giallo e A Lenin, alle rondini e alle bimbe bionde, fino ai dipinti maturi che quasi tolgono il fiato come Paesaggio di punta corvo prima del tramonto o Dopo il tramonto dove “Più che il mare nella sua naturalità è l’idea del mare che credo di proseguire con tutta la carica emozionale che promuove nelle sue infinite variazioni”. Per poi arrivare al 2014, anno in cui ha realizzato il suo ultimo capolavoro, un’opera dolce dove è impossibile non perdersi con lo sguardo in un gioco di luci e di sublimi colori. Nelle sue tele, cielo e mare si incontrano, quasi si fondono, ma non si confondono.

“Armonia Mediterranea” di Nicolò Morale

La mostra raccoglie le ormai famose installazioni di Morales raffiguranti pesci e volatili fantasiosi, conchiglie e pinne e altre realtà appartenenti al mondo marino. A muro o a pavimento, in queste opere le teste sono separate dalle code e dal corpo per la dicotomia tra l’apparire e il bisogno di nascondersi. “La parte mancante è idealmente dentro la superfice – spiega Morales – perché in questa società tutti vogliamo emergere e, al tempo stesso, tutti sentiamo il bisogno di scappare in un universo che il più delle volte non è il nostro. Scelgo i soggetti marini perché è dal mare che viene la vita, lo stesso feto è immerso nel liquido amniotico e il corpo umano è nel 90% acqua”. Morales, è un artista, artigiano, un maestro ceramista. A 17 anni ha debuttato con la sua prima personale. La sua consacrazione, alla Biennale di Venezia 2011, curata da Vittorio Sgarbi che delle sue opere ha detto: “Sono invenzioni di grande felicità”.

Il presepe ottocentesco di Vaccaro

Il prezioso presepe ottocentesco in terracotta dipinta a mano, opera dell’artista Giuseppe Bongiovanni Vaccaro, di proprietà della Cattedrale di Caltagirone, era stato trafugato nel 2009 e ritrovato nel luglio del 2013 ad opera della Polizia Stradale di Caltagirone. Il presepe è stato già oggetto di esposizione nella Mostra “Pro nobis Natus” realizzata al Museo Diocesano durante le festività natalizie del 2013, facendo da fulcro a una serie di presepi di un collezionista calatino, esposti presso la Cappella Neogotica del Museo. Oggi viene riproposto con un nuovo concept allestitivo, che lo inserisce entro un’ambientazione del tutto siciliana, nella cornice dei percorsi espositivi del Museo “Armonie Siciliane”. Corredato da due testi del poeta Paolo Maura (1638-1711) sul Santo Bambino e sulla Vergine Maria, il percorso espositivo porta all’allestimento dei nove pezzi del capolavoro del Bongiovanni Vaccaro, che vede sullo sfondo una panoramica della città di Caltagirone tratta da una stampa antica. A sottolineare che la nascita del Signore è stato un fatto di cronaca, quattro tappe della vita della Vergine Maria precedenti alla nascita di Gesù, sono collocate lungo il percorso su un tappeto di quotidiani appositamente collocati per segnalare un sentiero da seguire.

 

a Cognita Design production
Torna in alto