L’accordo col club portoghese per saldare l’importo rimasto per il passaggio di Rinaudo sembrava cosa fatta. In realtà però potrebbe esserci qualche intoppo
Dopo aver pagato, amaramente, le conseguenze del caso Racing-Castro con un -6 iniziale che ha inevitabilmente influenzato tutta l’annata del Catania, il club rossazzurro sembrava essere stato lungimirante nell’arginare eventuali problemi simili per il futuro. In particolare qualche mese fa venne fuori che anche lo Sporting Lisbona avrebbe potuto agire come fatto dal club argentino per rivendicare i mancati pagamenti per il trasferimento in Sicilia di Fabian Rinaudo, centrocampista argentino classe 1987.
Era stato abile però il direttore Pietro Lo Monaco a evitare qualsiasi possibile problema e ha sedersi al tavolo delle trattative con il club di Lisbona per evitare possibili amare conseguenze già ben note alla piazza. Sembrava essersi tutto risolto nel migliore dei modi (seppur con l’ennesimo sacrificio economico da parte del club rossazzurro per adempire a dei doveri legati al passato) ma come ha ammesso il direttore etneo nella scorsa conferenza stampa, nulla è dovuto. C’è infatti la concreta possibilità che lo Sporting Lisbona faccia valere le sue ragioni davanti ad altri organi e ripercorra la strada già intrapresa poco tempo fa dal Racing Club (su cui Lo Monaco per questioni di tempi poté fare ben poco).
Un fantasma che il Catania conosce bene e che vorrebbe evitare a tutti i costi. L’ombra di un’altra penalizzazione spaventa e terrorizza visto che proprio l’handicap iniziale è stato un macigno fin troppo pesante per i colori rossazzurri in tutte e due le ultime stagione passate in Lega Pro. L’unica speranza di salvezza in tal senso è legata al lavoro di Pietro Lo Monaco che è già riuscito a cambiare in positivo le finanze del club negli ultimi 12 mesi e ora dovrà fronteggiare l’ennesimo ostacolo per poter assicurare un futuro vincente al club e dargli la possibilità di giocarsi le sue chance sul campo senza pagare (in classifica) colpe che appartengono ormai al passato.
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