“Welcome to Belgistan”, Video choc sul terrorismo islamico

“Welcome to Belgistan” il video delirante del leader di Sharia4Belgium per capire ciò che sta accadendo a Bruxelles sull’allarmante problema del terrorismo “interno” e della radicalizzazione influenzati dalle guerre jihadiste: “Gli infedeli belgi, cioè i cristiani e gli ebrei che li ospitano si devono mettere l’anima in pace: finirà con l’islamizzazione del Belgio… Tutti i musulmani sulla terra si oppongono alla democrazia che si fonda sulle leggi stabilite dall’uomo. È Allah che fa la legge, non le persone”

welcome to belgistan

Correva l’anno 2012 quando Christian broadcasting network (Cbn) uno dei media del fondatore della Christian Coalition, Pat Roberson, divulgava un illuminante video-servizio sull’Islam in Belgio dal titolo “Welcome to Belgistan”. Il video offre ottimi spunti per capire ciò che sta accadendo a Bruxelles sull’allarmante problema del terrorismo “interno” e della radicalizzazione influenzati dalle guerre jihadiste.

Un processo che dal racconto delirante del barbuto non lascerebbe scampo all’Europa su progetti e azioni di “Sharia per il Belgio.

Si tratta di un gruppo di fondamentalisti islamici belgi il cui leader  salafita, Fouad Belkacem, alias Abu Imran lancia anatemi ed esorta dalle piazze e dai social alla rassegnazione perché l’islamizzazione del Belgio è ormai alle porte e bisogna rassegnarsi a questo:

“Nel 2030 più della metà della popolazione della città belga sarà di religione musulmana. Gli infedeli belgi, cioè i cristiani e gli ebrei che li ospitano si devono mettere l’anima in pace: finirà con l’islamizzazione del Belgio. Ora, che le cose andranno così se nulla sarà fatto, non v’è alcun dubbio. D’altronde da quasi quarant’anni l’Europa si è messa nel cul-de-sac abortivo e de-responsabilizzante e le comunità religiose ad alto tasso di natalità come quelle musulmane iniziano a raccogliere i frutti di tanto impegno procreativo. Il primo e più simbolico potrebbe essere davvero la ‘presa’ demografica di Bruxelles”.

Nel 2015 in Belgio si è concluso il più grande processo nella storia del paese contro il terrorismo islamico e la Corte ha condannato il suo leader, Fouad Belkacem, a dodici anni di carcere.

Tuttavia l’organizzazione attraverso i suoi seguaci continua a fare proseliti e seguire i suoi insegnamenti a tal punto che il Belgio appare sempre di più come la capitale europea della Jihad.

https://youtu.be/6OyoCDnqbg8

Già nel 2014, un report del Centro Internazionale per lo Studio della Radicalizzazione e della Violenza Politica mostrava come il Belgio abbia fornito almeno 40 foreign fighters per ogni milione di abitanti nel paese alla milizia sunnita impegnata con Isis o Al Qaeda in Siria e in Iraq.

Si tratta di un  rapporto di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altra nazione europea… ciò potrebbe spiegare molte cose.

Ecco la trascrizione, punto per punto, del video-documenario:

00.00 VOCE IN SOTTOFONDO Il manifesto dice tutto: «Benvenuti in Belgistan». I musulmani sono ancora una minoranza in Belgio, ma a Bruxelles, la capitale, sono già la comunità religiosa più numerosa. Gli islamici rappresentano un quarto dei residenti e ci si aspetta che in meno di venti anni diventino la maggioranza assoluta. Il più acceso tra i gruppi musulmani del Paese è “La Sharia per il Belgio” (Sharia4Belgium) che recentemente ha usato urla e minacce per fermare in tv un dibattito con gli islamici moderati. Ci siamo seduti e abbiamo parlato con il leader della “Sharia per il Belgio”, Fouad Belkacem, alias Abu Imran.

00.35 INIZIA A PARLARE L’INVIATO DELLA CBN “Sharia per il Belgio” è un piccolo gruppo salafita che la gente non prende seriamente. Ma il ledaer ci è sembrato molto serio quando ci ha detto di aspettarsi che i musulmani avranno il potere in Belgio e comanderanno il mondo.

 00.47 FOUAD BELKACEM DICHIARA IN PRIMO PIANO «Noi crediamo che la Sharia avrà il dominio e verrà adottata in tutto il mondo».

00.51 TORNA LA VOCE FUORI CAMPO DEL GIORNALISTA “Sharia per il Belgio” sta diventando un incubo per i quei gruppi musulmani che tentano di minimizzare i tentativi di radicalizzazione e di adozione della Sharia. Abu Imran è stato del esplicito con la Cbn News affermando che l’Islam e la Sharia sono non separabili e che la democrazia è sbagliata.

1.08 PARLA ABU IMRAN (CON OCCHIALINI DI METALLO) «Dobbiamo essre chiari. Non c’è alcuna differenza tra l’Islam e la Sharia. E’ solo una questione di nome. La democrazia è l’opposto della Sharia e dell’Islam. Noi crediamo che il legislatore è Allah. Allah fa leggi ed è lui che ci dice cosa è permesso e cosa è proibito».

1.26 DOMANDA DELL’INTERVISTATORE: “COME FANNO ALCUNI MUSULMANI A RITENERSI DEMOCRATICI SE QUESTO É QUELLO CHE PENSATE DELLA SHARIA? NON SONO VERI MUSULMANI?”. 

1.34 ABU IMRAN: «E’ veramente bizzarro sentire qualcuno che dice: “Ho parlato con un musulmano democratico”. E’ come dire di aver parlato con un cristiano ebreo o con un ebreo musulmano. Come puoi incontrare un ebreo musulmano o un musulmano ebreo? Un musulmano che dice di essere contro la Sharia non è musulmano. Questa non è una cosa possibile».

1.54 RIPRENDE VOCE FUORI CAMPO Come in molti Paesi in Europa, è in corso in Belgio una guerra culturale contro l’Islam. Il mese scorso la moschea di Charleroi è stata dissacrata con il disegno di una testa di maiale su uno dei muri perimetrali. Successivamente la figlia del leader del partito belga di estrema destra, Ann Sophie de Winter, si è messa in posa per un poster pubblicitario con un burqua sul viso, un bikini e queste parole: «Libertà o Islam?». Qualcuno ha ricoperto i manifesti coprendo il corpo della Winter con un burqua intero, ha cancellato la parola libertà e la de Winter ha ricevuto minacce di morte. Imran ha definito il padre di Ann Sophie, Philippe de Winter, un peccatore per aver permesso alla figlia di posare con un bikini.

2.29 ABU IMRAN RIPRENDE A PARLARE «Questa (riferito al Belgio) è una comunita sporca e pervertita.

2.33 VOCE FUORI CAMPO L’Islam in Belgio sta mostrando i muscoli. Ragazze in bikini sono state assalite. Simboli cristiani ed ebraici sono stati colpiti da atti vandalici e nei quartieri a prevalenza musulmana è stata già instaurata la Sharia.

2.46 PARLA SAM VAN ROOY, SCRITTORE «Le grandi città europee sono il luogo in cui possiamo vedere già ora cosa accadrà quando i musulmani saranno la maggioranza. E’ nelle grandi città che lo stiamo vedendo: Bruxelles, anche Amsterdam, Rotterdam, Anthworp».

2.59 FUORI CAMPO Sam Van Rooy ha recentemente pubblicato un libro in olandese che si intitola “Islam, saggi critici su una religione politica”.

3.07 VAN ROOY “L’Islam è una ideologia fascista e non una religione come il cristianesimo o l’ebraismo. Il pericolo è che include un aspetto religioso. Non è come il Comunismo e il Nazismo, che erano solo ideologia. L’Islam contiene entrambi gli aspetti”. 3.26 ABU IMRAN RIPRESO MENTRE ARRINGA LA FOLLA Abu Imran non vede l’ora di rimpiazzare le leggi del Belgio con la Sharia, incluse le amputazioni per i ladri, la lapidazione delle donne per adulterio e la condanna a morte per gli omosessuali.

3.36 PARLA ABU IMRAN «Qui quando qualcuno parla della Sharia, immediatamente inizia questa storia delle amputazioni, della lapidazione e delle esecuzioni. Ma questè è – che so? – un millesimo della Sharia. Lei lo sa che in oltre mille e trecento anni di stati islamici, con la Sharia in vigore, ci sono state, forse, sessanta mani amputate. Quindi: in oltre mille e trecento anni, sessanta mani. È veramente un numero per il quale uno possa dire, oh, c’è veramente da avere paura? Tra l’altro, se non sei un criminale, perché mai devi avere paura della Sharia?».

4.11 VOCE FUORI CAMPO Ma una prova di forza sulla Sharia si profila realmente in Belgio perché l’altissimo tasso di natalità tra i musulmani che vivono nel Paese sta cambiando lo scenario politico. Da quattro anni Mohammed è il nome più comune per i bambini che nascono a Bruxelles.

4.22 RIPARLA ABU IMRAN Domanda dell’intervistatore: «Lei pensa che sia solo una questione di tempo prima che i musulmani abbiano la maggioranza?». Risposta: «Naturalmente. Ne sono convinti anche loro (i belgi). Dicono che entro il 2030, o qualcosa del genere, qui in Belgio ci sarà una maggioranza musulmana. Nella città di Anthworp già ora più del 40 per cento dei bambini nelle scuole sono musulmani. Quindi è solo una questione di tempo. Non c’è problema. Non avremo alcun problema».

4.49 VOCE FUORI CAMPO Abu Imran offre un consiglio ai belgi. 4.53 ABU IMRAN «Se vogliono fermarci e ricacciarci indietro – non so – potrebbero iniziare ad avere quattro mogli e avere un sacco di bambini. Se fanno una cosa del genere, forse avrebbero una possibilità. Ma non credo che accadrà».

5.05 TORNA A PARLARE LO SCRITTORE SAM VAN ROOY Anche Van Rooy, dice la voce fuori campo, vede un futuro musulmano. «Non penso che la cosa si fermerà. Sono molto pessimista. Penso che sempre più belgi lasceranno Bruxelles e il Paese. Quindi la nostra diventerà una vera capitale musulmana».

5.25 AMU IMRAN «La vittoria di Allah è molto vicina. Quindi penso che gli occidentali si debbano preparare a un’onda di Sharia e di Islam». (Fonte: Trascrizione video-documenatario da MessaggeroTv)

a Cognita Design production
Torna in alto