Il bando sarà pubblicato sulla Gurs del 2 febbraio, eppure il concorso di idee per la riqualificazione del waterfront di Catania ha già prodotto risultati per lo sviluppo della città.
Il bando sarà pubblicato sulla Gurs del 2 febbraio eppure il concorso di idee per la riqualificazione del waterfront di Catania ha già prodotto risultati per lo sviluppo della città. Il confronto pubblico tra Amministrazione comunale e professionisti tecnici del territorio, avvenuto questa mattina (1 febbraio) nella sede dell’Ordine degli Architetti, ha consentito alle due parti di dialogare in maniera valida e costruttiva. Da un lato l’assessore Salvo Di Salvo e il direttore dell’Ufficio Urbanistica Biagio Bisignani hanno spiegato passo dopo passo la gestazione del bando e le ragioni che hanno portato a determinate scelte metodologiche; dall’altro lato il presidente degli Architetti Alessandro Amaro – con il segretario Maurizio Mannanici e il consigliere Eleonora Bonanno – il segretario dell’Ordine Ingegneri Giuseppe Marano, il presidente del Collegio Geometri Paolo Nicolosi e i rappresentanti di sindacati e associazioni di categoria, hanno esposto le proprie riflessioni sulla procedura adottata e soprattutto sui requisiti di esperienza richiesti, considerati «troppo restrittivi perché non consentono l’ampia partecipazione dei professionisti locali». Secondo gli Ordini, infatti «il bando è accessibile ai grandi studi internazionali, perché prevede una stringente selezione basata sul curriculum professionale del gruppo partecipante e non sulla qualità dell’idea».
«Siamo qui perché vogliamo ascoltare e condividere con i professionisti gli sforzi fatti da questa Amministrazione per riqualificare una porzione di città strategica per il futuro e lo sviluppo – ha sottolineato l’assessore Di Salvo – la capacità di sapere fare rete è il metodo migliore per raggiungere gli obiettivi comuni».
L’incontro è stato molto partecipato: tecnici, esperti conoscitori della città, ma anche numerosi giovani, hanno voluto esprimere le proprie osservazioni. «Un confronto da cui è emerso lo scenario dell’intero tessuto urbanistico di Catania, non solo del suo waterfront – ha sottolineato il presidente Alessandro Amaro – auspichiamo che la scelta del concorso di idee possa essere adottata con maggiore frequenza anche in futuro, per consentire ai nostri professionisti di lavorare e realizzare opere per il proprio territorio».
L’esigenza politica di portare a Catania un grande progetto di qualità mette tutti d’accordo: non c’è dubbio che la riqualificazione del waterfront abbia enormi ricadute economiche e sociali per tutti, non soltanto per chi si aggiudicherà il bando: «Apprezziamo il serio ascolto e la concreta disponibilità manifestati dall’Amministrazione – ha aggiunto il segretario degli Ingegneri Giuseppe Marano, portando i saluti del presidente Giuseppe Platania – ci impegniamo a proporre nei prossimi giorni, tramite un’istanza formale, le modifiche fattibili che a nostro parere possono allargare i criteri di accessibilità al concorso, senza bloccare l’iter in corso».
«Il progetto è tanto necessario quanto ambizioso – ha detto il presidente dei Geometri Paolo Nicolosi – e richiede quindi una sinergia virtuosa fra tutte le competenze professionali. Nessuno può essere escluso».
«Auspichiamo che questo concorso, così importante per le sue dimensioni e per la porzione di città che interessa, non rimanga poi disatteso come è successo in passato – hanno concluso i professionisti – ci auguriamo che si possa arrivare all’incarico e quindi all’effettiva realizzazione. Il confronto di oggi è da considerarsi certamente in questa positiva direzione».