“Volti e luoghi della Catania letteraria”: da Verga a Bonaviri in una mostra sull’identità siciliana

Dal 3 novembre all’8 dicembre avrà luogo l’evento culturale che mette in primo piano la letteratura e l’identità siciliana.

“Volti e luoghi della Catania letteraria” è il titolo dell’evento culturale accolto, dal 3 novembre all’8 dicembre, dalla settecentesca “Domus Vaccarini”, restituita al pubblico godimento dei siciliani. La mostra “Volti e luoghi della Catania letteraria. Da Giovanni Verga a Giuseppe Bonaviri”,  è una iniziativa direttamente promossa dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana.

Ideata e curata dall’architetto Fulvia Caffo, Soprintendente di Catania, insieme alla prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà e all’avvocato Enzo Zappulla  (fondatori dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano), la mostra si rivela un’occasione importante che privilegia   la promozione e la valorizzazione della cultura letteraria siciliana tra Otto e Novecento, una produzione artistica che continua a suscitare nell’immaginario collettivo di popoli di varia cultura un fascino sempre crescente.

Dall’approccio semplice e diretto, l’esposizione -commenta Fulvia Caffointende incuriosire ed accostare il visitatore al tema della bellezza e preziosità del nostro patrimonio paesaggistico e culturale, un invito alla lettura o rilettura delle opere letterarie, ma anche a percorrere con uno sguardo diverso ‘nuovi’ itinerari. Conoscere le case museo di Verga e Capuana, i luoghi della Cavalleria Rusticana, la Cunzeria, preziosi monumenti e affascinanti piazze, ed ancora aree paesaggistiche e naturalistiche come la Riviera dei Ciclopi, i percorsi che conducono al Parco dell’Etna, verso Monte Ilice, Bronte, il Biviere di Lentini che insieme ad altre aree costituiscono suggestivi ed importanti itinerari naturalistici, significa far respirare a Catania cultura vera della nostra terra. Nelle opere dei nostri scrittorispiega ancora la  Caffoun posto di primo piano occupano infatti i luoghi, i paesaggi, le architetture e i monumenti dell’Isola che divengono componenti essenziali dei loro racconti. Gli autori, attraverso la descrizione della geografia del paesaggio, creano una sorta di ‘itinerario della vita’ che ruota attorno al  movimento, al camminare, al guardare i luoghi della propria terra tra i quali hanno vissuto, che rappresentano veri e propri luoghi dell’anima, punti di riferimento rispetto al mondo circostante. L’Etna, ad esempio, è vista come la ‘Muntagna’, colta in una dimensione quasi umana dagli occhi di Vitaliano Brancati“.

E’ fondamentale  – afferma  l’altra curatrice dell’originale esposizione Sarah Zappulla Muscaràper gli scrittori di Sicilia e,  in particolare, per quelli di Catania, il luogo natìo. Dato anagrafico, radice, realtà, immaginario, maleficio insieme. E molto altro ancora. Insistentemente ne scrivono per ricordare ma pure per esorcizzare la morte, per essere ricordati ma pure per medicare le ferite. Per il cogente rapporto con la propria terra, alla stregua di novelli Ulissidi alle prese con un desiderio di erranza e di approdo, fisico e mentale, per il corrugato e corrusco godimento della scrittura, balsamico vetriolo”.

Ma il percorso espositivo  si è rivelata pure un’occasione  per selezionare brani – sottolinea  Enzo Zappulla dei nostri scrittori che mettono a fuoco tesori artistici e paesaggistici della Provincia di Catania per il tramite di una ricca documentazione fotografica e di un video prodotto dalla Film Making Arts per la regia di Francesco Maria Attardi e con l’amichevole partecipazione di Francesca Ferro e Agostino Zumbo“.

Undici gli scrittori selezionati dai curatori della mostra, ottanta le citazioni letterarie tratte dalle opere di: Verga, Capuana, De Roberto, Rapisardi, Martoglio, Brancati, Patti, Goliarda Sapienza, Addamo, Marangolo, Bonaviri, sono gli autori a cui la mostra è dedicata.

Circa duecento le fotografie, tra di esse cinquanta provenienti dall’Archivio storico fotografico della Soprintendenza, che illustrano centri urbani, monumenti, paesaggi della provincia ed ancora la tradizione dell’Opera dei Pupi e l’Etna, descritti tutti da brevi schede e didascalie.

Ed infine sono dodici i centri storici interessati: Catania, Aci Castello, Aci Trezza, Acireale, Vizzini, Mineo, Caltagirone, Licodia Eubea, Trecastagni, Zafferana Etnea, Bronte, Randazzo. Alla conferenza stampa seguirà la proiezione del video che documenta alcuni tesori artistici e paesaggistici della provincia etnea .

All’inaugurazione della mostra che avrà luogo, martedì 3 novembre alle ore 16,30, a Casa Vaccarini,  saranno presenti, con i curatori, i rappresentanti istituzionali dell’assessorato regionale ai beni culturali, il mondo accademico, autorità, Sindaci dei comuni dell’hinterland provinciale.

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