VIVAVOCE TOUR FRANCESCO DE GREGORI ALL’ANFITEATRO COMUNALE DI ZAFFERANA

Domenica 2 Agosto 2015, Francesco De Gregori incanta il pubblico siciliano dell’Anfiteatro Comunale di Zafferana Etnea in occasione del suo “Vivavoce Tour”.

Era dal lontano 1974 che avrei tanto desiderato assistere live ad un concerto di Francesco De Gregori, ma è un ricordo che “vale poche lire…e non c’è niente da capire…

Scherzi a parte, ”Niente Da Capire” è stato uno dei brani rivisitati, anche giocando un po’ con il numerosissimo pubblico presente, da Francesco De Gregori e dalla sua grande e fornitissima di suoni e voci, band.

Certo, il suo pubblico, che gli ha tributato applausi e cantato con lui le canzoni più famose di questi quarant’anni e più di attività del cantante romano. Gli sono arrivate voci dagli spalti, a chiedergli questa o quella canzone del suo vasto repertorio… In effetti ci sarebbe voluta una maratona di giorni, per accontentare tutte le richieste.

Ma Francesco ha comunque cercato di non scontentare nessuno e dopo avere proposto i brani previsti per la scaletta (assolutamente presa d’assalto dai fan a fine concerto) del suo “Vivavoce Tour” ha regalato ai nostalgici i momenti più densi di ricordi con canzoni come “Buona Notte Fiorellino”, l’immancabile “Rimmel“, dal suo Lp di grandissimo successo, ”Titanic”. “La Leva Calcistica del’68”, “La Donna Cannone” e tanti altri.

Ma i pezzi “bijou” della serata sono stati proposti da un particolare “Special Guest”, ossia il fratello Luigi Grechi De Gregori, che non ci è stato possibile fotografare perché arrivato ben oltre i tre brani consentiti ai fotoreporters, ma che ha lasciato di sicuro un’impronta molto suggestiva della sua esibizione, con il brano famosissimo da lui scritto “Il Bandito e il Campione”, ovviamente eseguito insieme a Francesco e un altro suo bellissimo pezzo “Senza Regole”.

Altre proposte davvero interessanti come la “Ragazza e la Miniera” e “Futuro”, cover riadattata in italiano, dal brano “The Future” di Leonard Cohen.

Sono stato particolarmente attratto dal suono del suo violino e dalla voce femminile di Elena Cirillo, ma anche il batterista Stefano Parenti è entrato assolutamente tra le mie preferenze, per il suo tocco veramente preciso ed elegante.  

Ammirazione per le multi modalità nel suonare strumenti particolarmente impegnativi e caratteristici di molti pezzi di Francesco De Gregori di Alessandro Valle, con Pedal Steel e Mandolino.

Ma tutta la band, in ogni caso, ha dimostrato una grandissima professionalità e qualità di suono, come il basso suonato da Guido Guglieminetti, le altre Chitarre, Paolo Giovenchi e Lucio Bardi, un giovane e bravissimo tastierista al Piano e all’Hammond, Alessandro Arianti.

Come anche il tris di fiati con il sax di Stefano Ribeca, il trombone suonato da Giorgio Tebaldi e la tromba da Giancarlo Romani.

Ragazzi, due ore volate via, tra momenti veramente nostalgici e un generosissimo Francesco De Gregori che avrebbe voluto poter accontentare tutte le richieste di bis che gli venivano rivolte, come di rito, al termine del concerto.

Simpatica e bella la versione di “Buona Notte Fiorellino” offerta in chiusura, con tempi e strumentazioni insolite, rispetto al brano più noto.

Pronto per un prossimo reportage, da Globus Magazine Renato Garbin.

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