Vibonese-Catania: Giovanni Giuffrida ai nostri microfoni: “Domenica partita speciale. Un dispiacere enorme non poter giocare”

Contattato dalla nostra redazione, ecco le parole del calciatore della Vibonese Giovanni Giuffrida, nativo di Catania, che salterà la gara di domenica per squalifica.

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Il Catania di mister Giovanni Pulvirenti si appresta a far visita alla Vibonese. Sfida delicata per entrambe le squadre quella domenicale: i calabresi contano di proseguire il buon momento di forma delle ultime settimane e di conquistare altri punti pesanti per la corsa alla salvezza; gli etnei, d’altro canto, vogliono dare seguito all’importante vittoria di mercoledì ottenuta contro la Virtus Francavilla, consolidando il loro momentaneo piazzamento playoff. In vista del match del “Luigi Razza”, la nostra redazione ha contattato il centrocampista dei calabresi Giovanni Giuffrida. Sarà per luì un pomeriggio speciale: salterà, sì, la sfida per squalifica, ma si troverà tra “l’incudine ed il martello”, considerate le sue origini etnee ed il legame profondo con la città di Catania. Ecco le sue parole:

Nel girone di ritorno abbiamo cambiato faccia, la società ha operato molto bene sul mercato, prendendo giocatori di categoria. Ad inizio stagione, tra le nostre fila, c’era molta gente che era alla prima esperienza in Lega Pro e per forza di cose abbiamo fatto un po’ di fatica. Adesso stiamo facendo bene, nelle ultime settimane abbiamo ottenuto punti importanti, sbagliando solo la gara di Siracusa. Dobbiamo continuare su questa strada per arrivare alla salvezza.

La vittoria di Melfi? E’ stata fondamentale. Eravamo reduci dalla gara interna contro il Monopoli in cui avevamo preso gol a quindici secondi dalla fine per un errore molto sfortunato del nostro portiere. Eravamo demoralizzati, perdere punti in quel modo ti taglia le gambe. Dal giorno dopo siamo, però, ripartiti, consapevoli dell’importanza della gara di Melfi, una sfida in cui non dovevamo sbagliare l’approccio. Siamo stati bravi, ma la strada è ancora molto lunga.

Saltare la partita contro il Catania per squalifica? E’ un’amarezza incredibile. Dopo aver preso il cartellino giallo sono “impazzito”, sapevo che avrei saltato una partita che per me avrebbe avuto un sapore speciale, non volevo crederci. Quando ho giocato al “Massimino”, all’andata, ho provato emozioni indescrivibili, ancora oggi non riesco a spiegarle con precisione. Sono cresciuto in Curva, sono nato a Catania e morirò lì. Sono un grande tifoso della squadra rossoazzurra e non mi nascondo. Purtroppo non ci sarò, ci tenevo tantissimo.

Il rendimento del Catania? La penalizzazione, unita ai tanti cambi di allenatore e di schieramento tattico, ha influito molto. Non è mai facile giocare con tali condizioni. Si vivono eventi particolari da quattro anni; le cinque sconfitte consecutive sono state il culmine di un cammino altalenante, la squadra si è tirata la zappa sui piedi da sola, perdendo partite contro squadre nettamente inferiori. Il Catania l’organico per fare tante vittorie e piazzarsi bene in ottica playoff.

La Lega Pro è molto difficile. Il Catania non deve pensare di essere in serie A, parlo da tifoso. Tutti quanti devono avere l’umiltà di capire in quale categoria stanno giocando. Speriamo di poter tornare a fare campionati d’alto livello molto presto. La sofferenza dei tifosi è normale, tutti devono stare vicini alla squadra“.

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