Vespa ‘Assassina’: Cina sotto assedio

Cina: Più di trenta morti e oltre 500 feriti per le punture di ‘calabroni giganti’

Circa trenta persone uccise e più di 500 feriti a causa di terribili sciami di calabroni giganti che hanno imperversato ultime settimane. La causa? E’ stato provato che eventi meteorologici “bizzarri” hanno permesso a questi insetti di proliferare.

Un vero stato di allerta tra la popolazione, che ‘inseguita’ da incredibili sciami di calabroni è stata assalita, riportando punture ripetute sulle parti più disparate del corpo.

Calabroni killer’: così sono stati a giusta motivo definiti. Però non si può certamente credere che si tratti di una ‘consistente famiglia’ di calabroni impazzita, ma i motivi che hanno condotto questi insetti ad un comportamento sicuramente insito nella loro natura, ma mai esasperato a tal punto, sono senza ombra di dubbio da ricercare nell’azione dell’uomo stesso sulla natura. Non si tratta di un atteggiamento in particolare, ma del costante, lento e paziente ‘manipolare’ dell’uomo di tutto l’equilibrio della natura, macchina in origine perfetta ed autoregolata.

Ebbene si! Causa di tutto questo è da ricercare nel tanto discusso ‘global warming’, ovverossia nel ‘surriscaldamento globale’. Nell’estate appena trascorsa la Cina ha subito ondate di calore che a luglio hanno battuto ogni precedente record in città come  Shanghai, Changsha e Hangzhou e che ad agosto hanno stretto nella soffocante morsa della canicola 700 milioni di persone. Questo ha dapprima portato a molte morti e a colpi di calore e poi alla proliferazione di calabroni sempre più aggressivi.

Si tratta di calabroni giganti asiatici (Vespa mandarinia – calabrone giapponese e calabrone yak-killer) – il più grosso al mondo, visto che misura più di 5 centimetri (5,5 le regine) e che ha un’apertura alare di 7,6 cm-.  

Le testimonianze di alcune vittime riferiscono di essere state inseguite per centinaia di metri e punte, fino a 200 volte, da sciami di insetti che volano a 40 Km all’ora e che la puntura del  pungiglione, lungo 6 millimetri, è come un chiodo caldo che attraversa l’arto attaccato. Secondo il  direttore del Centro di controllo delle malattie Ankang bastano 30 punture per dover ricorrere ad un trattamento di emergenza.

Il veleno della Vespa mandarinia, infatti, contiene un enzima che può sciogliere il tessuto umano e molte punture possono anche portare insufficienza renale o alla morte.

Da luglio i vigili del fuoco hanno rimosso oltre 300 grandi nidi-colonie di calabroni giganti.

Quest’anno i decessi per gli attacchi di Vespa mandarinia sono stati più del doppio della media normale. Secondo gli entomologi cinesi i calabroni si accoppiano con maggiore successo con le temperature più calde ed in Cina  le temperature sono da 2 – 4 volte più calde, rispetto all’ultima glaciazione, di quanto credevano gli scienziati. Con il global warming la Cina si scopre ancora più sensibile e vulnerabile a questo cambiamento di quanto si pensasse. Le temperature invernali più calde, infatti,  consentono a più insetti di sopravvivere, resistendo al cambio di stagione.

Purtroppo questo fenomeno non riguarda solo la Cina. L’aumento delle temperature sta favorendo anche la diffusione di un altro calabrone killer cinese, la ‘Vespa velutina’, in Corea del Sud, Europa ed Italia.

Qualora il surriscaldamento globale dovesse mantenere crescita costante, è previsto che, entro questo secolo, la Vespa velutina invaderà le aree dell’Europa ove sono concentrate le maggiori densità di alveari, così come ampie zone degli Usa. Questi calabroni, però, differentemente dai cugini – giganti,  non sono un pericolo diretto per gli esseri umani, bensì per le api da miele: una trentina di esemplari di Vespa velutina possono, infatti,  – grazie alla loro evoluta tecnica di accerchiamento, con la quale avvolgono in una palla di corpi ed ali vibranti i loro avversari, facendo loro aumentare la temperatura sino a farli ‘cuocere’ – impadronirsi facilmente ed in poche ore di una colonia di api con 30.000 insetti.

Le api europee, prive di queste spiccate ‘potenzialità omicide’, non hanno sviluppato questa abilità, per cui rimangono pressoché indifese contro gli attacchi dei calabroni asiatici, accidentalmente introdotti in Francia dall’uomo e negli ultimi tre anni diffusissimi in Spagna, Portogallo, Belgio e adesso anche in Italia e Gran Bretagna.

Il calabrone gigante  non sembra si sia ancora diffuso  al di fuori dell’Asia, ma la storia della  Vespa velutina  dimostra che della diffusione di insetti invasivi  pericolosi ci si accorge sempre troppo tardi. Se la Vespa mandarinia si  diffondesse  per una negligenza  in Europa o negli Usa potrebbe essere una minaccia ancora più grande del calabrone cinese. Infatti, anche loro predano le api mielifere, ma sono 5 volte più grossi dei loro cugini e le loro enormi mascelle gli permettono di decapitare le api così rapidamente che un  calabrone gigante può uccidere 40 api al minuto e distruggere un alveare in poche ore.

Quando si dice che l’uomo mette troppo le mani nella natura…distruggendola!

a Cognita Design production
Torna in alto