Il velo di Sant’Agata e studenti del “Wojtyla”, al Breast Unit dell’ospedale “Garibaldi” di Nesima

Alla cerimonia, presieduta dal cappellano dell’ospedale padre Giuseppe Maieli, hanno partecipato il direttore generale, Fabrizio De Nicola, il presidente del Comitato dei festeggiamenti agatini Riccardo Tomasello e il direttore dell’Unità operativa di Chirurgia Generale e dalla dott.ssa Sara Pettinato, dirigente Breast Unit e Presidente della Commissione Sanità del Comune di Catania.

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Il velo di Sant’Agata, pochi giorni fa, è stato portato negli ospedali Arnas “Garibaldi” e “Garibaldi” Nesima di Catania. In quest’ultimo nosocomio, con particolare intenzione e simbologia, al Breast Unit, la sezione che ricovera e cura le donne operate al seno. Presenti anche alunni delle seconde classi dell’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” guidati dal prof. Salvatore Anello.

Alla cerimonia, presieduta dal cappellano dell’ospedale padre Giuseppe Maieli, hanno partecipato il direttore generale, Fabrizio De Nicola, il presidente del Comitato dei festeggiamenti agatini Riccardo Tomasello e il direttore dell’Unità operativa di Chirurgia Generale e dalla dott.ssa Sara Pettinato, dirigente Breast Unit e Presidente della Commissione Sanità del Comune di Catania.

La reliquia ha incontrato le pazienti ricoverate e le numerose associazioni di volontariato. Presenti anche gli alunni del liceo artistico “Emilio Greco”, che hanno fatto dono al reparto di due tele, e gli studenti dei licei classici “Mario Cutelli” e “Concetto Marchese”.

Gli studenti dell’Alberghiero hanno svolto un impeccabile servizio di accoglienza e offerto le tipiche olivette di S. Agata. Tanta è stata l’emozione da parte di tutti, credenti e non. La dottoressa Pettinato ha rivolto loro un affettuoso ringraziamento “Grandissima è stata la professionalità dimostrata da professori e ragazzi. Mi auguro che sia stata per tutti un’esperienza positiva entrare in una corsia d’ospedale ed offrire ,a chi vive un momento particolare della vita , non solo un dono ma soprattutto una parola, un sorriso”.

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