L’attrice catanese, Valeria Contadino, ha ricevuto il Premio Ninfa Galatea 2013, lo scorso 13 luglio. Manifestazione che si è svolta al Lido dei Ciclopi di Acitrezza (Ct), bene confiscato alla mafia e amministrato per conto dello Stato da Giuseppe Giuffrida. Abbiamo avuto il piacere di intervistarla per Globus Magazine.
Cosa rappresenta per te questo Premio?
E’ un premio che idealmente condivido con tutte le donne che trovandosi nella doppia condizione di madri e lavoratrici tentano di fare il possibile per coniugare famiglia e lavoro al meglio. Sacrificio, organizzazione, ironia e tanta pazienza questo il tracciato per affrontare un lavoro che amo e che porto avanti con convinzione: il teatro è uno strumento di cultura fortissimo. Quello che sceglie il teatro come forma d’intrattenimento è un pubblico che vuole crescere e confrontarsi.
Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti professionali?
“Attualmente in prova a Roma e prossimo al debutto il 25 luglio con lo spettacolo teatrale l’Avaro di Molière con Lello Arena, regia Claudio Di Palma prodotto dalla Bon Voyage, con una tournée che toccherà diverse piazze italiane in Calabria, Lazio, Marche, Toscana ed in autunno sarà a Roma al teatro Quirino. A Catania sarà in scena il prossimo inverno allo Stabile con un testo inedito di Salvatore Rizzo, Se’ nummari, insieme a Filippo Luna. E poi, a richiesta ripartiranno in autunno i progetti teatro-scuole .
Valeria Contadino, inoltre, ha omaggiato la platea con un monologo tratto da “Il birraio di Preston” di Andrea Camilleri.
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