UNICT: monitoraggio degli impatti ambientali degli impianti fotovoltaici a terra sul suolo e il clima

Assegnata una borsa di dottorato, finanziata dalla società Ambiens, a Tagele Mossie Ashale proveniente dall’Università di Debre Markos in Etiopia.

Un’attività di studio e di ricerca sugli impatti dei grandi impianti di produzione fotovoltaica sul ciclo idrologico locale. Un monitoraggio che sarà effettuato dal dott. Tagele Mossie Ashale proveniente dall’Università di Debre Markos in Etiopia, nell’ambito del dottorato di ricerca in Valutazione e Mitigazione dei Rischi Urbani e Territoriali del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, grazie ad una borsa finanziata dalla società Ambiens di Valguarnera.
La borsa, vinta dallo studente dell’Università di Debre Markos in Etiopia, che per la prima volta instaura un rapporto con l’ateneo catanese, consentirà di approfondire la tematica attraverso specifiche attività di ricerca su installazioni sperimentali messe a disposizione dalla società Ambiens all’interno dell’Environmental Lab di Piazza Armerina.
«In particolar modo le attività sperimentali avranno come obiettivo l’analisi degli effetti della presenza di pannelli solari a terra su infiltrazione, ruscellamento superficiale evaporazione ed evapotraspirazione – spiega il prof. Antonino Cancelliere, ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia dell’Università di Catania e tutor del dottorando -. I risultati attesi della ricerca comprendono un miglioramento della conoscenza degli impatti positivi e negativi sul ciclo idrologico a scala locale conseguenti alla realizzazione di grossi impianti di produzione, l’individuazione delle variabili idrologiche chiave a fini del monitoraggio di impianti esistenti, nonché l’individuazione di eventuali modalità realizzative degli impianti finalizzate alla mitigazione degli impatti negativi».
«Il finanziamento di una borsa di dottorato rappresenta una importante sinergia tra il mondo imprenditoriale del nostro territorio e l’Università di Catania in grado di innestare un circolo virtuoso in un’ottica di terza missione che favorisca la crescita del territorio, dell’ateneo e anche le opportunità di lavoro per i nostri laureati» spiega l’ing. Guido Sciuto, amministratore della società Ambiens ed ex studente dell’Università di Catania.

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