Con il quarto gol in tre partite l’attaccante turco si prepara ad un finale di stagione scoppiettante per la Roma di Di Francesco e i tifosi sognano un nuovo Salah
È certamente lui l’uomo del momento in casa Roma, dopo il gol di Verona e la doppietta al Benevento l’under 21 turco si è ripetuto contro l’Udinese mettendo a segno il suo quarto gol in 3 partite, firmando il terzo posto in classifica dei giallorossi proprio ai danni del’Inter di Spalletti.
Nonostante la dirigenza romana cerca di evitare l’eccessiva esposizione del gioiellino portato a Roma da Monchi tra lo scettiscismo generale degli addetti ai lavori, mezza Europa preme per intervistarlo e c’è già chi lo paragona all’ex giallorosso Salah.
Questa mattina anche Zibì Boniek, ex attaccante romanista e attuale presidente della Federcalcio polacca, è intervenuto ai microfoni di Teleradiostereo per parlare dell’asso turco della squadra di Di Francesco: “Da quando ho battezzato Under, ha fatto un salto di qualità impressionante. Io sono arrivato in Italia a 26 anni come un giocatore completo ma ho comunque imparato tantissimo. Lui ha grandi potenzialità, è veloce e ha una grande base anche a livello individuale.
Deve comunque ancora dimostrare qualcosa. Non deve adagiarsi sugli allori, nel calcio si deve sempre dimostrare qualcosa. Adesso abbiamo scoperto il giocatore che è ma questo non deve bastargli, deve avere sempre un po’ di grinta. Ancora è giovane, si sente sotto esame. Ancora non parla bene italiano, guarda tutto in maniera diversa. Il ragazzo sta andando avanti e sente la protezione da parte di Di Francesco. L’allenatore lo coccola e lo fa giocare, ha bisogno di questo.
Non mancano comunque i paragoni in casa giallorossa. Uno tra tanti quello appunto con l’attaccante del Liverpool tanto rimpianto dai tifosi: “Abbiamo trovato il nuovo Salah”. Anche se, sottolineano come Under, in prospettiva, possa fare meglio del suo predecessore. I paragoni con Dybala? Anche quelli archiviati con ironia: “Quello tarocco si sta rivelando migliore di quello vero” .
Intanto con il poker messo a segno in meno di 200 minuti di gara Under si è ritagliato una maglia da titolare anche mercoledì contro lo Shakhtar in Champions, perché – come dice Di Francesco – “è davvero difficile, in questo momento, privarsi di uno come lui”
Il piccolo Gengiz è anche la rivincita del direttore sportivo Monchi, negli ultimi mesi finito nel mirino della critica per un mercato, che Kolarov e Pellegrini a parte, aveva regalato poco o niente al campo, e molto all’infermeria