UCL: SERATA DI GALA AL CAMP NOU

Il ritorno di Guardiola a Barcellona reso amaro dalla prestazione del marziano col numero 10 sulle spalle

Doveva essere una serata di grande calcio ieri sera al Camp Nou per la semifinale di andata di Champions League tra Barcellona e Bayern Monaco e così è stato. Per la prima volta Pep Guardiola torna nel “suo” stadio da avversario per quella che è stata definita da molti come la finale anticipata.
La calda serata spagnola offre una cornice di pubblico meravigliosa, che accompagna le tante stelle presenti in campo. L’allenatore dei bavaresi, nonostante l’infermeria piena, non rinuncia al suo credo calcistico votato all’attacco e schiera la difesa a 3 per cercare di avere la superiorità a centrocampo ma un miracolo di Neuer e un salvataggio sulla linea di Rafinha lo inducono a riorganizzare la linea difensiva e a passare a 4 dopo soli 15 minuti.

Superato l’inizio in salita il Bayern prova a uscire dal guscio e al 18’ sfiora il gol del vantaggio con Lewandowski. Il primo tempo è comunque di marca catalana, la difesa bavarese però regge e i primi 45 minuti si concludono a reti inviolate. Nella seconda frazione di gara il copione è uguale: Barcellona che attacca e Bayern che difende e prova a far male in contropiede.
Il match non si sblocca e sembra potersi concretizzare uno 0-0 che nessuno avrebbe pronosticato alla vigilia, ma se una delle due squadre ha in rosa il migliore del mondo ci si può aspettare il colpo di genio in qualsiasi momento. Sono trascorsi 32 minuti quando Bernat nel tentativo di uscire dalla difesa palla al piede si fa rubare la sfera da Dani Alves che salta un avversario, serve Leo Messi al limite dell’area, controllo e sinistro violentissimo sul primo palo, Neuer battuto e 1-0 Barça.
Nel giro di pochi minuti le difese del Bayern cedono, gli uomini di Guardiola si dimenticano di marcare il numero 10 argentino che riceve la sfera da Rakitic e realizza una rete meravigliosa; accelerazione improvvisa, rapida sterzata su Boateng che finisce steso per terra e pallonetto di destro a Neuer da posizione defilata.

Il Camp Nou è in delirio, i tifosi sono ai piedi del dio del calcio che li sta trascinando a suon di gol verso la finale di Berlino che ormai sembra davvero a un passo perché il Bayern, nel tentativo di segnare la rete che riaprirebbe il discorso qualificazione, si getta a capofitto in avanti e firma la sua condanna a morte.
A una manciata di secondi dalla fine della partita, con tutti i giocatori bavaresi nella metà campo offensiva, Suarez prova a ripartire in contropiede ma viene fermato irregolarmente, l’arbitro porta il fischietto alla bocca per decretare la punizione ma la palla finisce ancora una volta tra i piedi di Messi che vede correre Neymar alla sua sinistra in campo aperto; regola del vantaggio, il brasiliano con un colpo da biliardo mette il pallone sotto le gambe del portiere tedesco scrivendo la parola fine sulla partita e, probabilmente, sulla qualificazione.
Perché nonostante il Bayern ci abbia abituato a clamorose rimonte, con un Messi in queste condizioni sembra non esserci scampo per nessuno.

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