“U’ Sapiti com’è” un classico dal sapore eterno per il debutto vincente della nuova stagione

La seconda stagione della Compagnia Panta Rei diretta dall’attore Valerio Caponetto si apre con “U’ Sapiti com’è”, un classico della nostra tradizione drammaturgica scritto da Francesca Sabato Agnetta per Angelo Musco, a cui era legata sentimentalmente e professionalmente, riproposto con grande successo sul palco della Grotta Smeralda per la regia di Franco Colaiemma.

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CATANIA- La seconda stagione della Compagnia Panta Rei diretta dall’attore Valerio Caponetto si apre con “U’ Sapiti com’è”, un classico della nostra tradizione drammaturgica scritto da Francesca Sabato Agnetta per Angelo Musco, a cui era legata sentimentalmente e professionalmente, riproposto con grande successo sul palco della Grotta Smeralda per la regia di Franco Colaiemma.

In una sala gremita in ogni ordine di fila e posto, generosa negli applausi, viene raccontata in modo acuto ed intelligente la storia di Cola “u babbo”, interpretato da Valerio Caponetto, uno spettacolo che parla di disabilità e del comportamento di alcune famiglie che preferiscono nascondere il proprio figlio o parente agli occhi della gente piuttosto che farlo vedere, perché “U’ sapiti com’è” in questi casi è meglio evitare sofferenze inutili.

Un riso amaro che ribalta la visione classica della commedia popolare, analizzando in modo dettagliato l’animo umano fino al punto di commuovere il caloroso pubblico per il tragico epilogo.

Il cast capitanato da un convincente Valerio Caponetto affiancato da un’ottima Viviana Toscano nel ruolo di Mara, Ida Cuomo, Giuseppe Pulvirenti, Serena Leonardi, Arianna Castorina, Lidia Scuderi, Francesca Tropea, Giuseppe Cultraro, Raimondo Catania, Carmelo di Benedetto, Attilio Mauro e Paolo Siani riesce ad alternare momenti comici e drammatici con grande facilità raccontando la diversità di Cola, che tra passioni, tradimenti e tanti riconoscibili luoghi comuni tipicamente siciliani. come ad esempio affidarsi alle megere per incatenare il proprio uomo innamorato di un’altra sullo sfondo di valori borghesi legati al matrimonio e alla perdita dell’onore per averlo consumato prima di aver ricevuto la benedizione in Chiesa, liberano tragicamente Cola dalla pesantezza di vivere rimasto solo senza più l’amore materno.

Intensa la scena in cui il protagonista apprende la notizia della morte della mamma, cercando tra lacrime e sorrisi isterici di obbedire all’impossibile promessa di non disperarsi ma di continuare a vivere la propria vita serenamente.

Commovente la scelta della regia che decide di concludere lo spettacolo, fedele al volere dell’autore, con il toccante incontro dove madre e figlio in un gioco di luci particolari camminano insieme mano nella mano fino al cielo lassù tra le nuvole.

Nel cast anche i piccoli Mario Caponetto, Martina Pulvirenti, Antonio Mauro, Francesca Caponetto, Gregory Fisichella, Alessia Santamaria, Rosita Coco, Rebecca Arcidiacono

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