Trump Vs Biden, il vero vincitore è il caos

Insulti, interruzioni, domande sviate e risposte non date, queste sono state le parole regine del primo incontro-scontro tra Trump e Biden per la nuova politica americana elettorale.

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Ieri si è svolto il primo “face-to-face” tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il rivale, candidato del Partito Democratico, Joe Biden. A moderare Chris Wallace della Fox News, emittente televisiva vicino a Trump. EjIm61JVgAA9J05Nonostante questo il Tycoon non ha percepito una faziosità a suo favore, tanto da aver addirittura preannunciato su Twitter che lo scontro sarebbe stato non solo con Biden, ma anche con Wallace. Lo scontro infatti, più che incontro, è stato difficile da gestire e più volte Wallace ha dovuto richiamare i due candidati a tornare sull’argomento di discussione, in quanto spesso sono finiti ad insultarsi: “pagliaccio”, “clown”, sono solo alcuni degli epiteti che Biden ha rivolto a Trump che non ha atteso sferzate di ugual portata dandogli dell’inconcludente come politico e il solito “Sleepy Joe”. Tuttavia Biden non è stato così tanto “sleepy”, ha persino parlato di più di Trump, 13 e 10 secondi contro 12 e 52 secondi e la CNN ha pubblicato un sondaggio che mostra come per 6 americani su 10 il vincitore sia proprio Biden.
Il primo tema che accende la discussione riguarda la pandemia da Covid-19. Biden infatti ricorda come Trump abbia consigliato di iniettarsi candeggina nelle vene e che i morti in America hanno superato le 200.000 persone, recriminandogli come la sua gestione sia stata un totale fallimento. Questo ha dato un assist a Trump il quale risponde che Biden vuole così un nuovo lockdown, che inginocchierebbe la già provata economia americana. In quest’occasione Biden invita il Presidente a “starsene zitto”, viste le continue interruzioni, Trump replica con tono acceso “non c’è nulla di intelligente in te”. Dopodiché cominciano a discutere su uno dei temi caldi di questi giorni, ovvero le dichiarazioni fiscali di Trump, il quale pare aver pagato solo 750 dollari di tasse tra il 2016 e il 2017. Anche Wallace incalza il Presidente invitandolo a chiarire sulla questione. Trump replica di aver invece pagato “alcuni milioni di tasse” e che porterà prove di ciò. Il dibattito si sposta poi sul figlio di Biden, Hunter, il quale viene accusato dal Tycoon di aver preso 3,5 milioni da Mosca senza apparente motivo. Risponde Biden dicendo che sono solo falsità e cerca di spostare l’attenzione sul fatto che Trump si stia concentrando sulla famiglia Biden, invece di pensare alle famiglie americane in difficoltà. L’argomento che farà invece sicuramente più discutere è quello sulla questione razziale. Trump accusa “la sinistra radicale” di avere in pugno Biden, ma all’appello di Wallace sul fatto se volesse prendere le distanze dai gruppi di estrema destra come i neonazisti “Proud Boys”, risponde timidamente con un “Che volete che dica? Qualcuno deve fare qualcosa contro l’estrema sinistra”. I Proud Boys, per tutta risposta, hanno già messo la frase di Trump nel loro logo su Telegram. Nonostante questo passo falso, Trump riesce a mettere in difficoltà Biden rimproverandogli di non tenere alla sicurezza dei cittadini e delle forze armate, avendo appoggiato le proteste del movimento “Black Lives Matter“. Per tutta risposta Biden dice di aver sì appoggiato la protesta, ma non le azioni violente.https___s3-ap-northeast-1.amazonaws.com_psh-ex-ftnikkei-3937bb4_images_9_8_8_7_29667889-3-eng-GB_Cropped-1601438366debate
Tutti i temi caldi della politica americana sono stati in qualche modo trattati, ma ciò che risalta davvero è la difficoltà di cogliere le diverse soluzioni dei due candidati a causa dei toni estremamente accesi tenuti da entrambi, degli insulti e delle varie interruzioni, tant’è che persino Wallace, non di certo un novellino a moderare dibattiti, ha avuto serie difficoltà a mantenere il dibattito proficuo per i milioni di ascoltatori interessati ai temi più che alle bagarre da bar. Si conclude così, con un appello al voto, il primo incontro tra i due candidati ; un dibattito caotico, forse il più caotico della storia americana e che difficilmente sposterà le opinioni degli indecisi che hanno potuto trarre da questo scontro, più l’odio reciproco dei due candidati come rappresentanti di due idee di USA diverse, che veri e propri contenuti riguardanti il loro futuro.
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