Truffe scientifiche? Ce ne parla il prof. Stefano Ossicini

Truffe, errori, illusioni, frodi: alla Città della Scienza incontro sulle truffe scientifiche col professor Ossicini. Venerdì 29 aprile alle 17, nell’auditorium di via Simeto, conferenza del vincitore del premio Fermi per la divulgazione scientifica nell’ambito degli eventi legati alla mostra “Balle di Scienza”.

 Truffe scientifiche? Ce ne parla il prof. Stefano Ossicini

Possiamo fidarci ciecamente della scienza o dobbiamo sospettare dei suoi risultati? Di errori, illusioni e frodi che non servono al progresso della scienza, ma che – al contrario – mortificano il lavoro degli scienziati scrupolosi, parlerà venerdì pomeriggio (29 aprile) alle 17 nell’auditorium della Città della Scienza, il prof. Stefano Ossicini, docente di Fisica sperimentale all’Università di Modena e Reggio Emilia.

Molto più che in passato, infatti, negli ultimi anni si è assistito a un proliferare di false scoperte e risultati errati, spesso dovuti alla fretta o alla competizione sempre più spietata, tanto da mettere in discussione tra i ricercatori e nell’opinione pubblica l’intera struttura della ricerca scientifica.

Talvolta – come spiegherà Ossicini, autore del libro “L’Universo è fatto di storie non solo di atomi. Breve storia delle truffe scientifiche” (Neri Pozza, 2012) vincitore del Premio Enrico Fermi – Città di Cecina 2013 per la divulgazione scientifica -, non si tratta neanche di “errori” commessi in buona fede, ma di sbagli, abbagli, imbrogli, addirittura vere e proprie frodi pseudo-scientifiche che fanno emergere la questione dei potenziali conflitti di interesse a cui sarebbero sempre più esposti la scienza (e gli scienziati).

Il tema della conferenza, che sarà introdotta da Antonio Terrasi, responsabile della sede etnea dell’Institute for Microelectronics and Microsystems del Cnr, è quindi intimamente legato al filo conduttore della mostra “Balle di Scienza. Storie di errori prima e dopo Galileo” allestita proprio nella struttura di via Simeto dall’Infn e dall’Università di Catania, dove rimarrà visitabile fino al prossimo 29 maggio.

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