“Truffa alla nigeriana”, cosa c’è dietro la frode informatica sempre più diffusa sul web

In questa truffa molto diffusa in rete, si racchiudono più “varianti”. Conoscerne tutte le sfumature, aiuta a difendersi da raggiri che possono costare alla vittima, anche migliaia di euro o dollari.

Basta davvero poco per essere truffati, ma con la giusta e tempestiva informazione, si riesce a schivarla. Cos’è la “truffa alla nigeriana” e perché si chiama così? Viene anche chiamata “419 scam” (il numero “419” si riferisce all’articolo del codice penale nigeriano) e dietro di essa si cela molto spesso la mafia nigeriana o ragazzi giovani ingaggiati appositamente. Può avvenire sia tramite applicazioni di dating, che tramite mail. Negli Stati Uniti, si stima un raggiro di oltre 100 milioni di dollari all’anno, una cifra a dir poco esorbitante! È sempre bene non fidarsi di nessuno, anche se si stabilisce un rapporto che varia da alcuni mesi ad alcuni anni (soprattutto se non ci si è mai incontrati dal vivo). Infatti, i truffatori agiscono con molta calma e lasciano che le loro vittime si fidino, affinché queste ultime cadano nel loro sporco inganno. I primi tentativi risalgono al 1992, ma in Italia si è venuti a conoscenza di ciò nei primi anni del 2000, grazie alcuni servizi televisivi. Se si ricevono delle mail da presunti avvocati, militari, principi nigeriani o presunte persone malate terminali, che vi propongono un versamento sul vostro conto, di effettuare delle transazioni o di fare loro da prestanome al fine di sbloccare del denaro in banca, si tratta palesemente di truffa. L’unica cosa da fare, è semplicemente ignorare i loro messaggi e non divulgare per nessun motivo i vostri dati personali, anche se vengono promesse delle generose percentuali per averli aiutati. Ovviamente, una volta raggiunto lo scopo, la persona in questione sparirà e non riceverete nulla.

Come riconoscere i truffatori che vi contattano via mail:

  • La mail è scritta in modo sgrammaticato, la maggior parte delle volte in lingua inglese;
  • I truffatori sono quasi sempre nigeriani o di qualche altro Stato dell’Africa;
  • Vi è una particolare urgenza per la chiusura dell’affare proposto;
  • Vengono proposte delle ingenti cifre di denaro (quasi sempre in dollari);
  • Viene richiesta la massima discrezione, per evitare che qualcun altro venga a scoprire la truffa.

Un’altra modalità di raggiro è la “romantic scam” o “truffa romantica“. L’individuo si aggira per le applicazioni dating e ruba l’identità di un uomo o una donna molto attraente (ad esempio quella di soldati americani), contatta la vittima, tenta di stabilire con lei una relazione duratura e di guadagnare la sua fiducia e il suo affetto. Quando la vittima si sarà affezionata, che sia dopo settimane o mesi, il truffatore inventerà delle storie assurde per estorcerle del denaro. La cifra sarà inizialmente bassa, ma pian piano diventerà sempre di più elevata. Questa tecnica manipolatoria è in grado di rivelarsi molto credibile, proprio perché punta sull’emotività e ingenuità della vittima. Cadendo in questa trappola, si rischia di aiutare il criminale nelle operazioni di riciclaggio del denaro o di essere truffati personalmente. Qualche giorno fa, Flavia Vento è stata vittima della truffa romantica. Ha raccontato di essere stata in contatto per cinque mesi con un uomo che fingeva di essere Tom Cruise. Lo scammer, ad un certo punto, le ha chiesto dei soldi per potersi mostrare. La showgirl romana ha inoltre tentato di videochiamarlo più volte, ma la linea continuava a cadere.

Come riconoscere il romantic scammer:

  • Invia foto sospette e di scarsa qualità;
  • Rifiuterà di mostrarsi in video e inventerà scuse per non farlo;
  • Ricopre la vittima di complimenti ed attenzioni e le racconta storie alquanto tragiche, come la morte dei genitori o delle ex ragazze;
  • Cercano di raccogliere più informazioni possibili, per poterle sfruttare in un futuro;
  • Se si finge un soldato americano, dirà di essere bloccato in un Paese straniero o di essere ferito, in modo da ricevere i soldi per le presunte cure;
  • Può minacciare la vittima di diffondere delle vostre foto compromettenti, se non inviate il denaro da loro richiesto (non inviate mai foto intime a nessuno!);
  • Se la truffa va a buon fine, il truffatore incassa il bottino e sparisce nel nulla.

Si tratta di un vero e proprio reato, pertanto è possibile sporgere denuncia. È importante quindi raccogliere le prove dell’avvenuta truffa e contattare la Polizia Postale. Sfortunatamente, è molto difficile da condannare, in special modo se la persona che vi contatta risiede all’estero.

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