TRAPPIST-1, LA NUOVA “STAR” E I SUOI SETTE PIANETI

Il sosia della nostra Terra ha un nome: si chiama Trappist -1 ed è una stella nana rossa ultrafredda  che dista 39,5 anni luce dal nostro sistema solare.

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Fonte: Nasa

Questa grandiosa scoperta è avvenuta grazie ad un gruppo di astronomi, guidato da Michaël Gillon dell’Institut d’Astrophysique et Géophysique presso l’Università di Liegi, perché un particolare telescopio, chiamato proprio Trappist, è riuscito a rilevare dei nuovi piccoli pianeti.

Un anno fa, infatti, sono stati scoperti tre astri girare attorno a Trappist -1; quest’anno, il numero dei pianeti è aumentato ed è salito a sette.

Trappist -1 ha dimensioni ridotte rispetto al nostro Sole, ma il coordinatore di ricerca Michaël Gillon ha espresso sull’Ansa che: “È un sistema planetario eccezionale, non solo perché i suoi pianeti sono così numerosi, ma perché hanno tutti dimensioni sorprendentemente simili a quelle della Terra”.

Questo nuova “star” possiede l’8% della massa del Sole, risulta essere un po’ più piccola del sistema Giove, ma attraverso studi e osservazioni si pensa potrebbe ospitare oceani e, forse, nuove forme di vita.  Inoltre, i pianeti vicini al nuovo sistema, hanno dimensioni e temperature analoghi alla Terra.

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Fonte: Nasa

Attraverso altri telescopi, principalmente grazie a quello spaziale Spitzer della Nasa, si è analizzato che i sette astri potrebbero avere acqua liquida in superficie. Altri studi hanno dimostrato la situazione climatica sulle quattro nuove stelle.

Tre di loro, infatti, sarebbero troppo caldi per poter ospitare acqua, l’altro, risulta essere molto più freddo. Soltanto gli altri tre pianeti potrebbero avere le giuste condizioni per contenere la vita.

Le scoperte aumenteranno sempre di più nel corso degli anni e, forse, solo tra 10 o 15 anni, si potrà vedere la vera formazione dei nuovi sistemi.

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Magari, tra qualche anno, potremmo “preparare la valigia” e andare a guardare con i nostri occhi le nuove stelle.

Fantasticare è possibile!

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