Tradizioni, storia, miti e cultura nel disco di presentazione di Jali Diabate

Dall’Africa verso l’Europa, dall’Europa verso l’Africa, Kumakaŋ è il nuovo progetto di kora elettroacustica del Griot senegalese Jali Diabate.

jali diabade

La musica come strumento di unione, di confronto e conoscenza tra popoli e culture millenarie. La musica di Jali Diabate si pone come veicolo di trasmissione di conoscenza, integrazione, cultura.

Jali Diabate è nato a Baghère, un villaggio Mandinka della Casamance, nel Senegal con un’antica e importante storia alle spalle.

Nel XIII secolo nella corte di Soundiata Keita, primo imperatore del Manden (o Mali), fiorisce una raffinata cultura musicale rappresentata dai jalilu. Il jali (o, con termine generico, “griot”) è un musicista professionista di corte, un aedo, che allieta i membri della corte con la propria musica raccontando le gesta degli antichi eroi del Mandè. Storie che tramandavano, attraverso i miti, valori etici  le tradizione del popolo.

La cultura musicale Mande era tutelata, fino a qualche decennio fa, da un numero ristretto di famiglie, riconoscibili dal cognome (Kouyate, Diebate, Cissoko…) le quali hanno conservato nei secoli il patrimonio di saperi musicali attraverso matrimoni endogami e attraverso la trasmissione orale, da padre in figlio e da madre in figlia , di tale patrimonio.

Jali porta questo patrimonio culturale quando arriva a Catania e lo riversa nel suo disco di presentazione: Kumakan.

Sarà presentato il 7 aprile 2016 alle ore 21:00, presso il Centro Culturale Zoo di Catania.

Il concerto sarà, attraverso la musica, un momento di divulgazione e sensibilizzazione delle tematiche contemporanee sulle stragi umanitarie e sulle tradizioni secolari del continente africano, che vengono tramandate da generazione in generazione, solcando oceani e continenti, giungendo dall’Africa all’Europa, dall’Europa all’Africa.
Il compositore senegalese Jali Diabate, accompagnato dal fratello Malick per la prima volta in Italia, e altri musicisti conservatori della tradizione, percorreranno la storia dell’Africa, nel lungo viaggio della vita, in cui  le forze degli antenati rievocano il racconto del passato.
Tra le vibrazioni della kora e la potenza delle parole, il  Griot, da 11 anni in Italia, affronterà le tematiche dell’interculturalità, della fratellanza, della pace e delle stragi dedicandovi delle composizioni straordinarie.
KUMACAN è esprimere la potenza delle parole e del loro significato con la voce e con le 21 corde della kora, raccontando l’Africa e le sue vicende,  carpendone ogni frammento della spiritualità, promuovendo la consapevolezza del perdono e la sapienza promotrice della pace e dell’amore per la vita.
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