The Peter Frampton Band. Pubblicato il nuovo album Frampton Forgets The Words

Il nuovo album in studio della The Peter Frampton Band, è uscito nel finire del mese aprile. L’album segue allo strumentale “Fingerprints”, vincitore del Grammy Award nel 2007 e ad “All Blues” del giugno 2019.

L’ultima collaborazione della Peter Frampton Band, Frampton Forgets the Words (UMe), è disponibile sul mercato discografico. Disponibile su CD, nei punti di vendita digitali, Frampton Forgets the Words si trova anche in un paio di versioni 2LP da 180 grammi: vinile nero standard e vinile trasparente bottiglia di coca cola in edizione limitata (quest’ultima opzione, tuttavia, è attualmente esaurita).

“Frampton Forgets The Words”, co-prodotto da Frampton e Chuck Ainlay, è stato registrato e mixato a Nashville, nell’attrezzatissimo Studio Phenix di Frampton (chiamato così in onore alla sua chiatarra storica Gibson Les Paul Phenix del 1954), e contiene reinterpretazioni di tanti artisti: David Bowie, Roxy Music, George Harrison, Stevie Wonder e Lenny Kravitz, Radiohead.
Dieci brani strumentali che mostrano il tocco ancora abile di Frampton sulla tastiera della chitarra, sia che si tratti della sua nuova interpretazione di “Reckoner” dei Radiohead, della sua rilettura affascinante di “Isn’t It a Pity” di George Harrison, o la sua rivisitazione vorticosa di “Loving the Alien” di David Bowie, una gustosa vetrina per Frampton quando era il chitarrista principale dello spettacolare e fantascientifico Glass Spider Tour di Bowie nel 1987.Peter in un’intervista a Mike Mattler di Sound&Vison: “L’audio è la mia passione“, dice il britannico Peter Kenneth Frampton. “E il fatto è che potrei continuare per giorni! Sono un grande fanatico dell’audio“. Non è difficile capire (e sentire) il perché, considerando quanto Frampton è stato molto meticoloso nell’ottenere il suono esatto che desidera su disco, grazie in gran parte alle sue fruttuose collaborazioni pluridecennali con l’asso produttore e ingegnere Chuck Ainlay.
Per le prove sonore del loro lavoro insieme, controlla il tono, l’ampiezza e il carattere degli album di Frampton di questo secolo come nell’agosto 2003, in Fingerprints del settembre 2006 e in All Blues del giugno 2019, tanto per cominciare.
Peter ultimamente soffre per una lieve miosite da corpi di inclusione, o IBM, una malattia infiammatoria muscolare che colpisce gambe e braccia, mani e soprattutto le dita (risorse importanti per un grande chiarrista, o tastierista come il povero Keith Emerson).
Nella sua storia musicale il noto chitarrista di “Frampton Comes Alive!” ha collaborato con artisti leggendari tra cui i mitici Humble Pie, fondati con Steve Marriott (con cui aveva militato nei The Herd),  George Harrison, David Bowie, Jerry Lee Lewis e Ringo Starr, ed è stato in tour con artisti come Stevie Nicks, Greg Allman, Lynyrd SkybyrdCheap Trick e la Steve Miller Band.

The Band: ROB ARTHUR Keys, Guitar, Vocals – STEVE MACKEY Bass – DAN WOJCIECHOWSKI Drums – ADAM LESTER Guitar.

Questa la tracklist del nuovo album:
01. If You Want Me To Stay
02. Reckoner (Radiohead)
03. Dreamland
04. One More Heartache
05. Avalon (Roxy Music)
06. Isn’t It A Pity (George Harrison)
07. I Don’t Know Why
08. Are You Gonna Go My Way (Lenny Kravitz)
09. Loving The Alien (David Bowie)
10. Maybe

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