Terrore chiama terrore, la Guerra Santa del XXI° secolo

Dopo  Parigi, il 13 novembre, tutto è cambiato. Siamo in piena guerra, diversa da quella vissuta dai nostri nonni, ma più sottile, strisciante, ma egualmente pericolosa, esplosiva. La strategia del terrore utilizzata dallo Stato islamico non viaggia più solo nella rete, ma adesso è concreta, facendo saltare locali, uomini, uccidendo con una freddezza e una rapidità che neanche il miglior film di spy-story può rendere giustizia.

Siamo in Europa, il presidente francese, François Hollande, il 16 novembre, ha chiesto al suo ministro di Difesa, di  rivolgersi ai colleghi europei, in base all’articolo 42, paragrafo 7, del Trattato di Lisbona che recita  “Qualora uno Stato membro subisca un’aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri. Gli impegni e la cooperazione in questo settore rimangono conformi agli impegni assunti nell’ambito dell’Organizzazione del trattato del Nord-Atlantico (Nato, ndr) che resta, per gli Stati che ne sono membri, il fondamento della loro difesa collettiva e l’istanza di attuazione della stessa”.

 Intanto, Putin  asserisce che bisogna formare una coalizione antiterrorismo con la stessa determinazione come quella contro Hitler. Il servizio stampa del Cremlino ha spiegato: “E’ stato deciso in particolare di assicurare contatti più stretti e il coordinamento delle attività tra le agenzie militari e i servizi di sicurezza dei due Paesi, Francia e Russia, nelle operazioni contro i terroristi”. Il presidente francese, François Hollande, ha parlato al telefono con Vladimir Putin, per parlare del “coordinamento degli sforzi” contro lo Stato islamico.  Intanto, secondo quanto pubblicato dall’AnsaHollande incontrerà Putin giovedì 26 novembre a Mosca e Obama due giorni prima a Washington

L’Italia ha assicurato alla Francia la massima disponibilità, inoltre il ministro della Difesa, Roberta Pinotti ha ricordato che sul piano militare “l’Italia fa già molto perché siamo tra i primi contingenti in Iraq per la lotta all’Isis” ma è disponibile a dare anche altre forme di sostegno.

La strategia del terrore continua con un video  accompagnato da foto dell’Isis che mostra i prossimi obiettivi il britannico Big Ben, la Torre Eiffel e il Colosseo…

E’iniziato il tempo delle Crociate dell’Islam contro il cristianesimo…..

 

 

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