Tempo di vacanze, vademecum della Farnesina

“Sottosopra il mercato del turismo a causa del terrorismo internazionale”.

Egitto, Kuwait, Oman, e Uganda sono paesi dell’Africa e del Medio Oriente ricchi di storia, arte e cultura che affascinano il turista proprio per le atmosfere suggestive dal sapore esotico, purtroppo accomunati da un’unica matrice, quella del terrorismo internazionale. Secondo i dati rilevati dalla Farnesina, alla luce delle recenti stragi avvenute in Europa e in Tunisia, anche questi paesi sono a rischio di attentati e di svariati fenomeni di criminalità, pertanto è sconsigliato effettuare viaggi o anche solo brevi spostamenti in questi luoghi. L’attuale situazione sta contribuendo ad accrescere i timori della gente legati alla possibilità di viaggiare e ciò va inevitabilmente ad influire sul turismo dei paesi sopra citati con ripercussioni negative per la loro economia.

Ecco i paesi considerati a rischio: partendo dal Nord Africa, l’Egitto rientra tra i territori da non visitare a causa del delicato momento che stanno affrontando a livello politico e religioso. Sharm el-Sheik, le zone turistiche dell’Alto Egitto e del Mediterraneo, sono considerate meno a rischio, tuttavia non sono aree totalmente immuni da possibili attacchi terroristici a causa di costanti situazioni di instabilità politica e religiosa. La pericolosa situazione in Egitto prosegue nella penisola del Sinai con particolare attenzione al territorio che confina con la Striscia di Gaza dove sono state individuate cellule jihadiste attive da tempo in quest’area e a tribù beduine responsabili di atti di intimidazione. Particolarmente a rischio è considerata la zona a nord del Sinai al confine e in direzione del Monastero di Santa Caterina. Un altro luogo che sarebbe opportuno evitare in Egitto è l’area in prossimità del confine con la Libia. Risulta molto difficoltoso l’accesso alla Striscia di Gaza, territorio nel quale sono in corso operazioni militari finalizzate a contrastare le azioni sovversive. A tal proposito il valico di Rafah è stato chiuso dalle autorità militari egiziane, fatta eccezione per qualche caso particolare.

Si prosegue, poi, con il Kuwait, un territorio dalla situazione sociale particolarmente complessa. Alla luce dei violenti episodi di matrice fondamentalista sono sconsigliati luoghi di assembramento e di culto. I fenomeni di criminalità sono concentrati in aree periferiche soprattutto durante le ore notturne, particolarmente pericolose per le donne. La Farnesina consiglia agli italiani che, per validi motivi, si devono trasferire in Kuwait, di registrarsi presso l’ambasciata italiana per usufruire degli opportuni servizi.

Sempre in Medio Oriente il territorio dell’Oman è a rischio di attentati terroristici, in particolare la zona al confine con lo Yemen e a tal proposito è consigliabile evitare i luoghi di assembramento soprattutto nel fine settimana e dopo la preghiera del venerdì. Gli episodi di violenza legati al fondamentalismo islamico non sono la sola minaccia che sconvolge questi luoghi così ricchi di storia e arte, purtroppo al largo dell’Oceano Indiano e nel Golfo di Aden non sono insolite attività di pirateria, pertanto è sconsigliata la navigazione oltre le 12 miglia dalle coste omanite.

E dal Medio Oriente torniamo in Africa, ma questa volta nel cuore di questo continente pieno di contraddizioni, con l’Uganda che completa questo percorso segnato dal terrorismo internazionale. Il paese è, infatti, costantemente in stato d’allerta per possibili situazioni di pericolo nella capitale, Kampala, secondo quanto rilevato dall’ambasciata statunitense.

Per conoscere ulteriori informazioni utili per viaggi e spostamenti è consigliabile visitare il sito della Farnesina: www.esteri.it

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