Teatro Vittorio Emanuele “I grandi Concerti per pianoforte e orchestra”

Mercoledì 16 marzo, il maestro Mario Galeani, al pianoforte, sarà accompagnato dall’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele diretta dal maestro Marco Alibrando

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Il maestro Mario Galeani, messinese di nascita, è considerato uno dei più importanti pianisti italiani della sua generazione. In questo concerto, accompagnato dall’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele diretta dal maestro Marco Alibrando, presenta una selezione di brani di due tra i più grandi maestri della musica classica di tutti i tempi: W. A. Mozart e F. Chopin. In un viaggio musicale che inizia dal periodo classico, sulle note del concerto KV 488 di Mozart (che Galeani considera “una finestra spalancata verso l’infinito”) e prosegue attraverso le dolci melodie del periodo romantico, grazie al concerto numero 1 di Chopin, tra i più amati dal pubblico di ogni età.

 

Programma

  1. A. Mozart – Concerto per pianoforte ed orchestra n 23 KV 488 in La maggiore 
  1. Chopin

Concerto per pianoforte ed orchestra n 1 op 11 in Mi minore

Il concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore, tra i più amati e più eseguiti di Mozart, viene composto per le Accademie Musicali Viennesi della Quaresima del 1786. Il concerto alterna momenti di grande vivacità strumentale a tratti fortemente lirici; la tonalità principale in la maggiore, per Mozart la tonalità della gioia.

Il primo movimento, Allegro, è in forma sonata. L’intervento del pianoforte è preceduto da un lungo ed elaborato preludio orchestrale; due temi simili, festosi e sereni, si snodano in una forte tensione drammatica.

Il secondo movimento, Adagio, è in forma ternaria; fortemente espressivo, la tristezza iniziale diventa inquietudine dolorosa. Dopo la sezione centrale, più brillante, annunciata da flauto e clarinetto, pianoforte e orchestra intrecciano un dialogo profondamente lirico ed elegante.

Il terzo movimento, Allegro assai, è un rondò. Brillante e virtuosistico, viene aperto dal pianoforte che espone un tema energico subito ripreso dall’orchestra in un gioco di ricorse e sovrapposizioni.

 

Il concerto n. 1, eseguito per la prima volta al Teatro Nazionale di Varsavia l’11 ottobre 1830, è ricco di virtuosismi alternati a momenti di pacata melodia.

Il primo movimento – Allegro maestoso. Molto ampio e costruito in forma sonata, si apre con una lunga introduzione dell’orchestra che espone i due temi principali. L’entrata del solista è vigorosa; riespone i temi con passaggi da sonorità robuste a deliziose cantabilità, fino a giungere ad un fortissimo, eseguito con tutta l’orchestra. La chiusa è affidata ai vibranti interventi del solista che trovano risoluzione nel tutti orchestrale.

Il secondo movimento – Romanza-Larghetto. L’introduzione è affidata agli archi con sordina cui segue l’intervento dei corni; nell’atmosfera sognante si inserisce il pianoforte con l’esposizione del tema principale, estremamente dolce. Prima di giungere alla breve chiusura, il tema iniziale viene ripreso dagli archi e punteggiato dal solista con arpeggi e cromatismi.

Il terzo movimento – Rondò-vivace. L’ingresso del pianoforte è preceduto dall’energica introduzione orchestrale. Lo sviluppo è in forma libera e l’accompagnamento orchestrale quasi essenziale; sono numerosi gli episodi di brillante virtuosismo, soprattutto nel finale, dove riecheggia il tema della Krakoviac, la danza nazionale polacca

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