Teatro Stabile di Catania: la Crisi è in scena. Solidarietà ai lavoratori dal mondo della politica

Senza stipendio da oltre cinque mesi, un pignoramento, bloccato, durante la rappresentazione “Lear, la storia”, richiesto da un’attrice che reclamava quanto le era dovuto. Lo sciopero, l’occupazione, la solidarietà dal mondo della politica e dei sindacati. Un mondo della cultura sempre più in crisi in tutta Catania.

Questa la situazione del Teatro Stabile di Catania.

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Solidarietà da tutte le parti politiche ai lavoratori del Teatro Stabile di Catania che da oltre cinque mesi lavorano senza percepire alcun stipendio.

Sabato, la goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo da mesi.

Durante la rappresentazione di “Lear, la storia” dedicata alle scuole, un ufficiale giudiziario si è presentato al Verga di Catania, teatro di prosa della compagnia dello Stabile, per procedere al pignoramento, richiesto da un’attrice che reclama quanto le è dovuto, e ha portato via alcune poltrone della sala mentre era in corso la rappresentazione.

L’azione è stata bloccata, ma ha innescato una situazione ormai insostenibile.

La drammatica vicenda del Teatro Stabile di Catania è riuscita ad unire i sindacati che stanno facendo scudo attorno ai lavoratori del teatro catanese. Ieri è stata indetta un’assemblea dei lavoratori .

Il clima è molto teso – dichiarano  i rappresentanti di Slc Cgil di Catania, Davide Foti, Cisl Antonio D’Amico e per la Uil Giovanni Nicotra ed è purtroppo il naturale risultato di un tira e molla fatto di promesse mai mantenute, e di un’indifferenza politica e umana che stravolge i lavoratori da molti mesi”.

Voglio esprimere la mia più totale solidarietà ai lavoratori del teatro Stabile di Catania che hanno avviato uno sciopero ad oltranza, nella speranza che le istituzioni trovino immediatamente la soluzione che scongiuri la chiusura dell’ importantissimo ente culturale”. Lo dichiara la presidente della Commissione Ue all’Ars Concetta Raia, deputata del partito democratico, da sempre vicina ai lavoratori del teatro etneo e più che mai in questo drammatico momento, in cui sono a rischio non solo posti di lavoro ma una fondamentale offerta culturale, di cui una città come Catania non può farne a meno.

Lancio un appello al Presidente della Regione e al Sindaco di Catania – prosegue la parlamentare regionale – perché istituiscano un tavolo tecnico di confronto con i vertici dell’ente e si trovino strategie di uscita dall’impasse in versa il teatro, tanto definitive quanto orami improrogabili”. “Il pagamento degli stipendi, in arretrato da mesi e una programmazione a lungo termine – sottolinea – non sono fattori su cui ancora tergiversare”.

 Marco Forzese (UDC) esprime solidarietà ai tanti lavoratori e denuncia la pesante situazione del teatro catanese:

Cari amici, l’ennesima umiliazione subita dal Teatro Stabile di Catania impone una seria riflessione sui teatri siciliani, rispetto alla cui gestione ho già chiesto da tempo l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta. Soltanto così sarà possibile fare luce su atti illegittimi che sono stati commessi nell’ambito della gestione dello stesso Teatro Stabile di Catania, un’autentica istituzione destinata ad epilogo triste. Personalmente, non intendo assistere inerme al vilipendio ed alla devastazione che di questo presidio culturale si sta facendo ed in tal senso rinnovo al sindaco Bianco l’invito ad interessarsi in maniera adeguata della questione, posto che si tratta di un simbolo per la città di Catania“.

Anche Luisa Albanella è vicina ai lavoratori: “Solidarietà ai lavoratori del Teatro Stabile di Catania, da 5 mesi senza stipendio e senza prospettive sul loro futuro, che protestano sul tetto del teatro”.

L’on. Salvo Pogliese, parlamentare europeo di Forza Italia, in merito alla protesta dei lavoratori dello Stabile di Catania che da giorni occupano la sala Verga del teatro così dichiara: “Regione indifferente alla crisi dello Stabile e al futuro dei lavoratori”.

Sono vicino ai lavoratori del teatro Stabile di Catania in sciopero perché da mesi senza stipendio e angosciati per il futuro dello stesso Ente teatrale che da troppo tempo naviga in cattive acque.

La difficile situazione che sta attraversando il teatro Stabile di Catania non è un fatto nuovo – continua l’europarlamentare – ma il frutto del protrarsi dell’indifferenza e dell’abbandono cui lo hanno lasciato le Istituzioni competenti, prima di tutte la Regione Siciliana. Il risultato è che oggi sono a serio rischio, non solo il futuro lavorativo delle maestranze del teatro, ma la stessa sopravvivenza dello Stabile la cui scomparsa rappresenterebbe un’enorme sconfitta per la nostra città“.

La Regione e le altre Istituzioni competenti – conclude Pogliese- devono porre termine all’immobilismo che le ha finora contraddistinte nei confronti dello Stabile di Catania ed attivarsi per garantire, non solo gli stipendi ai lavoratori, ma il futuro stesso del teatro uno dei bastioni culturali della città di Catania e dell’intera Sicilia”.

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