TEATRO SALA CHAPLIN di Catania: “LE MEMORIE DI ARLECCHINO” Il meglio della tradizione della commedia dell’arte

Sabato 7 Marzo 2015 alle ore 21 e Domenica 8 Marzo 2015 alle ore 18  al Teatro SALA CHAPLIN di Via G. Terranova, 25 a Catania,  “LE MEMORIE DI ARLECCHINO” di e con ENRICO BONAVERA.

Maschere di Amleto e Donato Sartori. 

 

Enrico Bonavera  svolge da ormai più di due decenni la sua attività di attore di prosa. Oltre al Piccolo Teatro di Milano, con cui è stato dal 1987 al 1990 e successivamente dal 2000 ad oggi, interprete dei ruoli di Brighella ed Arlecchino nel grande “Servitore di due padroni” per la regia di Giorgio Strehler, ha lavorato con Teatri Stabili, Compagnie private e Cooperative.

Tra gli altri: il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro di Genova, il Teatro Carcano di Milano diretto da Giulio Bosetti, il Teatro della Tosse ed il Teatro dell’Archivolto di Genova, il TAG Teatro di Venezia, e La Piccionaia / i Carrara di Vicenza.

Come attore di prosa è stato diretto da Strehler, Lassalle, Sciaccaluga, Amelio, Battistoni, Soleri, Bosetti, Conte, Gallione, Crivelli, Kerbrat, Boso, Friedel, Hertnagl, Emiliani, Maifredi.

Nel 1996 è stato premiato al Festival di Borgio Verezzi, come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Arlecchino ne “I due Gemelli Veneziani” di C. Goldoni, regia di G. Emiliani

La Commedia dell’Arte è all’origine del Teatro Europeo Moderno.

A lei devono il proprio mestiere Molière, Shakespeare, Lope de Vega, Goldoni

Al suo nome si associa subito – anche se in maniera non del tutto esatta – l’ immagine di un teatro di Maschere, e la Maschera ne è a tutt’oggi la “Icona”.

Ma la maschera – questo strumento di magia che ci giunge in realtà dai tempi ben più remoti della preistoria, attraverso il teatro greco e latino- è anche il simbolo stesso dell’arte dell’attore che, a seguito di un lungo apprendistato psicofisico, moltiplica la propria personalità, o forse “rinuncia” ad essa, per dare vita ad altri e diversi personaggi.

 

 

Le Memorie di Arlecchino” è un incontro divertente ed appassionato con alcuni di quei mitici personaggi (Zanni, Pantalone, Capitano, Brighella, Arlecchino, Pulcinella, il Dottore), con gli “strumenti del mestiere” di chi li interpreta, ed una finestra sulle diverse realtà dell’uomo e sulle sue possibili rappresentazioni.

 

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