TaoFilmFestival, Jeremy Renner: “Sì alle armi ma solo per difendere proprietà privata”

“Ci sono aspiranti attori in questa sala?” È la domanda che fa Jeremy Renner al pubblico presente alla TaoClass del palacongressi di Taormina in questa 62/a edizione del FilmFest.

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E continua ‘Occhio di Falco’ di “Avengers: Age of Ultron”:-“Se la risposta è positiva vi consiglio di cambiare idea, io ho fatto l’attore perché non c’era nient’altro per me, è stato un diversivo che al momento mi rende felice. Sono stato comunque molto fortunato perché lavoro a progetti interessanti (come l’interpretazione di Steve McQueen nel film di James Grai, n.d.r.). Insomma, fatelo o non fatelo. Da parte mia, non ho mai dubitato di questa scelta, neanche di aver lasciato la mia cittadina di provincia. Ad esempio, “Avengers: Age of Ultron” ( dove Renner interpreta Occhio di Falco, n.d.r.), è stato girato anche in Italia e ammirando i paesaggi mi ritenevo un uomo fortunato che conosce sempre posti nuovi. Posso dire che mi pagano per imparare a dare sempre il meglio di me stesso e andare sul set è una sfida e un piacere. Non pensate però- spiega l’attore che ha interpretato Narcolepsy in “Captain America”- che sia facile recitare in questi film d’azione. Anzi. Ci sono scene che presuppongono una certa preparazione atletica“.

Dice poi l’attore in tema di detenzione di armi:-“È vero nei film uso molte armi, ma questo non giustifica una mia posizione in merito al possesso delle stesse, dunque rispondo solo in qualità di privato cittadino. Le armi nella mia vita ci sono sempre state essendo cresciuto in un ranch e praticando anche tiro al bersaglio, ma non mi piace andare a caccia. Giustifico il loro utilizzo solo per difendere la proprietà privata, come quando vivevo nel ranch- continua Renner– ma non entro nel dibattito in merito.

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Sul suo rapporto con la regista Katryne Bigelow di “Heart locker” (2008) in cui Renner interpreta un artificiere in Iraq, dice l’attore:-“Il film è stato girato in stile documentario, non ho mai incontrato la Bigelow sul set. La vedevo solo di mattina. Posso solo dire che la regista mi ha permesso di impossessarmi del mio personaggio, ovvero, un soldato. Per questo documentario studiato a fondo ogni dettaglio, cosa che faccio per ogni ruolo che interpreto”.

Secondo Renner:-“Non c’è differenza tra tv e cinema. Anzi. Il cinema imita la tv perché crea la serialità come quella che c’è in una serie come “Trono di spade” che adoro- dice l’attore che ama pellicole come “Il libro della giungla” -“l’ho visto cinquanta volte”, aggiunge, e anche “Arancia meccanica“.

Ma il suo romanticismo fuoriesce quando dice:-“Tre minuti di una canzone ti possono portare altrove nello spazio e nel tempo, proprio come i profumi“.

Il suo brano preferito? La sonata al chiaro di luna di Beethoven.

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