TaoFilmFestival: Susan Sarandon presenta “The Meddler”

L’attrice boccia la candidatura di Hillary Clinton:“Non mi rappresenta”

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Una Susan Sarandon senza peli sulla lingua boccia la candidatura alle presidenziali di Hillary Clinton: “Vorrei una presidente donna, ma non è il sesso che deve determinare la sua elezione. Vorrei qualcuno che non sia legato alla finanza e ai poteri forti, non bisogna votare una donna solo perché è tale”. Così l’attrice americana ha aperto la conferenza stampa della 62/a edizione del Taormina FilmFest in occasione della presentazione di “The Meddler”, film fuori concorso della regista Lorene Scafaria dove la Sarandon interpreta una madre, Marnie Minervini, inguaribile ottimista, che dopo la morte del marito segue la figlia Lori (Rose Byrne), una sceneggiatrice single di successo, fino a Los Angeles per soffocarla con l’amore materno.

Lì, inaspettatamente si trova a stringere nuove amicizie e ad innamorarsi di un poliziotto, interpretato da JK Simmons. Infatti, con un nuovo iPhone, un appartamento vicino Grove e un ricco conto in banca lasciatole in eredità dal suo defunto marito, Marnie ricomincerà una nuova vita.

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Dice l’attrice sul suo ruolo:-“ Il mio personaggio è Marnie, una donna generosa, che aiuta tutti con naturalezza e questa è per lei la maniera di elaborare una perdita grave, un lutto. Lei è molto materna. Ho conosciuto la persona reale: è davvero così, crede di avere abbastanza e quel di più lo concede con grande generosità, restituendo il tanto amore che ha ricevuto. Il film è divertente, tutti straordinari attori comici, pieno di accenti diversi, la mia protagonista ha un accento di New York e in California è un pesce fuor d’acqua. Gli abiti che indosso sono davvero quelli della mamma della regista, raccontiamo la sua storia. C’è una sceneggiatura molto bella e sfaccettata, è costato tre milioni di dollari ed è stato girato in 23 giorni, per gli Stati Uniti un budget bassissimo. In America il problema è che le decisioni sulla distribuzione sono decise da persone che sono più banchieri che amanti del cinema. Qui si raccontano le storie delle persone, senza effetti speciali, è poco americano”.

Dopo la proiezione della pellicola, prodotta da Anonymous Content, Stage 6 Films, la Sarandon ha ricevuto il premio ‘Humanitarian Award’ per l’impegno a favore della popolazione di Haiti.

 

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