L’attore Giuseppe Battiston ha tenuto una TaoClass in una sala strapiena.
Il cinema va, manca la distribuzione
“Non mi è piaciuta affatto la foto di Niki Vendola con il suo compagno e il loro bambino pubblicata dai giornali perché si entra nella loro vita privata. Che c’è di male che una coppia omosessuale abbia un figlio. I bambini hanno solo bisogno di amore e se viene da due dello stesso sesso che male c’è? Così oggi al TaoFilmFest l’attore Giuseppe Battiston che ha tenuto una TaoClass in una sala strapiena.
Attore di teatro e cinema che ha avuto la sua notorietà con “Pane e tulipani” di Silvio Soldini, Battiston non ha mancato di parlare anche del tema del intorno: la strage di Orlando.
“Quello che è successo ad Orlando non è grave solo per il fatto che sono stati uccisi dei gay, ma che in America sia così facile acquistare armi“.
Cresciuto e diplomatosi alla scuola di arte drammatica Paolo Grassi di Milano, l’attore non ha incoraggiato più di tanto chi nel pubblico ha mostrato il desiderio di voler fare la sua stessa professione.”La formazione è fondamentale per fare questo lavoro. In Inghilterra, ad esempio lavora solo chi è uscito da una delle scuole dove insegnano questo mestiere. Io difendo sempre la categoria degli attori perché bisogna avere coscienza di quello che si sta facendo“.
Per quanto riguarda il suo rapporto personale coi registi spiega Battiston :-“Ho sempre lavorato con registi che amano confrontarsi con attori come Soldini e Mazzacurati. La sceneggiatura non deva mai essere un punto di arrivo ma un punto di partenza. Secondo me è più stimolante lavorare in questo modo”.
Per Battiston il cinema italiano oggi sta più che bene:-“Il problema non è quello della creatività ma piuttosto della distribuzione:-” Ad esempio il film di Zalone “Quo vado” ha avuto un miliardo e mezzo di vantaggio in più grazie al massiccio numero di copie con le quali è uscito”.
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