Striscioni contro la madre di Ciro, chiusa la curva sud per un turno

Calcio: il giudice sportivo ha deciso la chiusura della curva giallorossa per un turno di campionato, dopo gli striscioni offensivi contro la madre di Ciro Esposito, nella partita contro il Napoli di sabato scorso. Il presidente Pallotta “Pagano tutti per colpa di pochi stupidi”.

Gli striscioni esposti dalla curva giallorossa contro la madre di Ciro Esposito, accusata di speculare sulla morte del figlio, nella partita contro il Napoli di sabato scorso sono costati cari alla società della Roma.

Dopo l’ondata di indignazione e condanna collettiva del mondo dello sport e non solo, oggi il Giudice sportivo, dopo aver visionato la relazione inviata dalla Procura federale, ha deciso la chiusura per un turno di campionato della curva sud dell’Olimpico. La sanzione sarà scontata nel prossimo turno casalingo, in programma contro l’Atalanta il 19 aprile.

Ecco le motivazioni: “Il Giudice Sportivo, letta la relazione dei collaboratori dal Procuratore federale nella quale, tra l’altro, si attesta che i sostenitori della squadra giallo-rossa collocati nel settore denominato “curva sud”all’inizio della gara ed al 40° del primo tempo, esibivano quattro striscioni, dal tenore provocatoriamente insultante per la madre di un sostenitore della squadra avversaria, deceduto in drammatiche circostanze; rilevato altresì che dal medesimo settore, al 3°, 14°, 22° e 40° minuto del primo tempo, venivano ancora una volta indirizzati ai tifosi partenopei insultanti cori espressivi di discriminazione per motivi di origine territoriale (cfr CU 75 del 31 ottobre 2014, CU 80 del 10 novembre 2014 ); considerata la gravità di tale comportamento, idoneo ad acuire il clima di tensione tra le opposte tifoserie: non ricorrendo il concorso delle circostanze ad effetto attenuante ex art. 13 n. 2 CGS; visti gli artt. 12, nn 3 e 6, e 18, n 1 lett. e) CGS; delibera di sanzionare la Soc. Roma con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Sud” privo di spettatori“.

Ancora una volta registriamo l’ennesima sconfitta da parte del mondo del calcio con episodi sempre più frequenti che vanno ben oltre il tifo e l’amore per la propria squadra. Un gioco perverso, offensivo e diffamatorio nei confronti di una madre che ha perso un figlio a cui gli ultras sono abituati, ma queste volta l’hanno fatta grossa appunto offendendo e diffamando la madre del morto ammazzato dai loro stessi deliri… appunto Ultras.

Il presidente giallorosso James Pallotta nel commentare la decisione del giudice sportivo usa toni duri per quei pochi “tifosi” che hanno penalizzato tutti gli altri sostenitori della Roma che in curva sud vanno per tifare la squadra cuore: “Non è giusto nei confronti di tutti i tifosi che vengono allo stadio dover rispondere e subire le conseguenze di decisioni stupide e idiote prese da gruppi di persone stupide. Sono sicuro che la maggior parte dei tifosi della Roma sono stufi di questi idioti – poi aggiunge – noi come Roma stiamo facendo molte cose contro le violenze, anche dietro le quinte. Io oggi voglio comunicarvi che darò un milione di euro a Roma Cares per continuare a combattere tutto questo. In Italia però è arrivato il momento di cambiare e di fare qualcosa per questi episodi, spero che non saremo solo noi a prendere parte in queste iniziative”.

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