Simone Cristicchi presenta il suo libro “Mio nonno è morto in guerra”

A Catania, nella libreria Cavallotto, è stato presentato l’ultimo libro di Simone Cristicchi

Mio nonno è morto in guerra ” ( Mondadori, 2012, pp. 166, euro 16), questo è il titolo dell’ultima fatica letteraria di Simone Cristicchi. Il libro è stato presentato,  a Catania, presso la libreria Cavallotto, qualche ore prima che andasse in scena al teatro Musco, per la stagione teatrale dello Stabile, Li romani in Russia“.

Un artista completo che dalla musica al teatro racconta la vita nei suoi anfratti più nascosti e delicati. Per realizzare quest’ opera ha compiuto una ricerca di circa un anno e  mezzo, 35 ore di registrazioni, “una valanga di testimonianze” sia di uomini che avevano combattuto nella campagna di Russia sia di partigiani.

Da cosa nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere questo libro?

Mio nonno era un gran narratore, ma mai toccava l’argomento della guerra. Mi sono incurisito del suoi silenzi. Quindi, ho pensato bene di dare voce ai silenzi di tutti i nonni, raccontando quello che era successo nella campagna di Russia, durante la Seconda Guerra Mondiale.”

«…ché in guerra se non morivi fisicamente moriva qualcosa dentro di te».

E’ formato da racconti brevi, da singoli episodi tragici e tragicomici allo stesso tempo, rappresentanti spaccati di vita, di donne, uomini. Dalle sue pagine viene fuori la drammaticità, l’orrore, ma allo stesso tempo la speranza.

Cristicchi si definisce un ‘narratore‘, è un’artista che riesce ad intrattenere il suo pubblico come Gigi Proietti, Giorgio Gaber, Marco Paolini e tanti altri.

Ieri hai toccato il problema della follia, oggi quello della vecchiaia e domani?

Domani ci sarà la pubblicazione di un nuovo disco e di una nuova fatica letteraria

Artista, uomo semplice che racconta la sua quotidianità come quella di andare a comprare il pane, pagare le bollette, portare suo figlio a scuola. Così come spiega al suo bimbo le “sue assenze perché va in giro per l’Italia a raccontare favole alla gente, ma sicuramente le favole più belle le racconta solo a lui”

Un poeta della vita!

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