Il Sicily Unconventional Folk dei “Beddi musicanti di Sicilia”

Ma Musica Arte, per il format del venerdì, il Sicily Unconventional Folk della band siciliana. Alla consolle, come ogni settimana, i resident dj’s Mariagrazia Vinciguerra, Frea Gerbò, Fabio Cocuzza e Marco Zappalà, Fabrizio Serio e Antonio Oliva, video mapping di Vjkar, percussioni live di Marco Selvaggio.

i Beddi 2017 foto di Salvatore Zerbo

Come ogni week end che si rispetti, continuano al Ma Musica Arte, il club di via Vela a Catania, i venerdì firmati Fun or Nothing, all’interno di una stagione ricca di novità entusiasmanti, concerti di livello in teatro, dj set originali in sala disco (il Ma vanta la collaborazione con le migliori performer e vocalist d’Italia), live di prestigio ed eventi di ogni genere.

Venerdì 10 febbraio sul palco del teatro suoneranno i Beddi Musicanti di Sicilia che presenteranno il loro ultimo disco “Della rivoluzione e di altri folklorismi” uscito la scorsa estate. Alchemico è l’approccio del cantante e musicista etneo Davide Urso, tra i fondatori de I Beddi: nel suo alambicco gli elementi che convogliano al bene comune sono la poesia, sono la sapienza popolare, sono la gioia della orchestra folk, sono la curiosità nei confronti dei mondi popolari altrui. In questa missione di lunga data, Urso non è stato mai da solo e ancor di meno lo è adesso perché I Beddi, ribatezzati nel frattempo I Beddi musicanti di Sicilia, sono anche la carica folk di Giampaolo Nunzio – voce, organetto, zampogna, friscalettu e fiati, mandolino -, compositore anch’egli; l’impeto blues di Mimì Sterrantino – voce, chitarra acustica e battente, armonica, mandolino -, e frontman come pochi; l’eleganza del contrabasso di Pierpaolo Alberghini; e da tempi più recenti la sapiente coloritura ritmica di Alessio Carastro – batteria etnica, congas, djambè, percussioni , e le pennellate d’autore di Ciccio Frudà, chitarra elettrica, mandola, mandolino.

Per questa nuova avventura sono stati essenziali gli apporti di alcuni amici. A cominciare da Santi Pulvirenti, sì proprio lui, l’ex chitarrista di Carmen Consoli, ora provetto autore di colonne sonore, che ha strutturato il brano primus inter pares dell’album, “L’armata dei pupi siciliani”, scelto come “singolo” virtuale, dove tra italiano e dialetto prende forma il Sicily Unconventional Folk dei nuovi Beddi: «Tra impronta rock, batterie campionate e incedere latino, il brano ha un ritmo di rumba – spiega Urso – Santi ha fatto veramente un gran lavoro e il brano funziona veramente. L’armata dei pupi siciliani, rappresenta l’innovazione più spinta di quello che, da adesso, chiameremo il Sicily Unconventional Folk de i Beddi musicanti di Sicilia».

Il folk non è un concetto scontato. O almeno può anche non esserlo. E I Beddi Musicanti di Sicilia, giunti alla sesta fatica discografica, che ha richiesto due anni di lavoro, hanno fatto di tutto per andare oltre, senza snaturare sé stessi. Il risultato si sente in questi dieci brani nuovi e loro stessi se ne sono accorti tanto che hanno ribattezzato il loro genere Sicily Unconventional Folk. “Della rivoluzione e di altri folklorismi”, racconta de i Beddi 2.0, musicanti di Sicilia al ritorno da un viaggio decennale attraverso campi e colline, baie e contrade, fiabe e leggende, pronti per una nuova inevitabile partenza. Dopo essersi mossi lungo sentieri polverosi e strade senza tempo, guidati da ritmi ancestrali e suoni genuini, spinti dall’immenso amore per le tradizioni popolari, i Beddi decidono, adesso, di sperimentare originali percorsi urbani, pieni di contaminazioni musicali con il rock, il blues, la musica latina. Urso: «Storie inedite attendevano di essere rappresentate, melodie sconosciute aspettavano un plettro che le rivelasse, rinnovati passaggi ritmici cercavano una bacchetta o un sonaglio che li aiutassero a prender vita. Questo album, narra di questo nuovo, singolare, viaggio».

Subito dopo il concerto, spazio alla musica disco nelle zone diverse del locale con la novità dell’ospite d’eccezione, la vocalist Chiara Giorgianni che si avvale delle sue doti canore (e non solo delle sue capacità di intrattenimento) per creare uno stile cucito su sé stessa che negli anni l’ha portata a spiccare tra le vocalist più ricercate d’Italia. Come ogni venerdì la squadra dei resident dj’s di Fun or Nothing è formata da Mariagrazia Vinciguerra, Frea Gerbò, Fabio Cocuzza e Marco Zappalà, video mapping di Vjkar, perc ussioni live di Marco Selvaggio, che suoneranno nello spazio Futurist Club; nella Klub Haus suoneranno i dj’s Fabrizio Serio e Antonio Oliva.

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