Sicilia: emergenza incendi boschivi

LA SICILIA STA BRUCIANDO E GLI SFORZI TEORICI DEL GOVERNO MUSUMECI PER IMPEDIRLI SI SONO RIVELATI INSUFFICIENTI. PASSI DALLE PAROLE AI FATTI: SUBITO TUTTI I LAVORATORI NEI BOSCHI E SUBITO LA RIFORMA

Incendi-boschivi

Grosso: «Mentre i boschi bruciano i forestali 151isti e 101isti si avviano a completare la prima fase del loro impegno lavorativo ( a spezzatino) anziché rimanere nei boschi a presidiarli»

Il Sifus ha chiesto al presidente della III Commissione all’ARS, on. Orazio Ragusa, la convocazione della commissione alla presenza degli assessori all’Agricoltura, on. Edy Bandiera e al Territorio, on. Salvatore Cordaro

Catania 24 luglio 2018. Nonostante il caldo torrido sia partito con notevole ritardo, esiste il rischio oggettivo che metta la freccia e consenta di superare il triste primato ottenuto dalla Sicilia nel 2017, in termini di incendi boschivi.
«Tutto ciò che è stato previsto in termini di prevenzione e finanziato in tempi utili dal Governo, in realtà non è stato messo in pratica tant’è vero che la realizzazione dei viali parafuoco, ritenuta storicamente fondamentale dal presidente Musumeci, solo in alcune realtà raggiunge il 50%. Mentre i boschi bruciano i forestali 151isti e 101isti si avviano a completare la prima fase del loro impegno lavorativo ( a spezzatino) anziché rimanere nei boschi a presidiarli. Vengono cacciati a casa a fare compagnia ai 78isti che attraverso uno sforzo maggiore del Parlamento potevano essere tutti e 5 mila avviati nei boschi (anziché una piccolissima parte destinata, in gran parte, a pulire i fiumi)» commenta il segretario generale Sifus Confali, Maurizio Grosso.
«E’ necessario – prosegue – che tutti gli addetti alla manutenzione vengano utilizzati per completare i viali parafuoco ( 78isti compresi) e per presidiare i boschi. Le squadre antincendio a differenza dello scorso anno non devono mettere il carburante di tasca propria ai mezzi e rischiare il sequestro dei mezzi medesimi per assenza di “assicurazione – RC”. Per il resto, poco o nulla è cambiato. Il dirigente del Corpo forestale, Dott. Filippo Principato mentre sottoscriveva, assieme all’assessore on. Salvatore Cordaro, il contratto per l’utilizzo di ulteriori canadair (guarda caso quando servono sono impegnati altrove), ci teneva a precisare che lui non abbia dato disposizioni per il rimpinguamento delle oltre 500 unità di personale di cui è carente il settore antincendio, ma solo per una parte suggerita dagli ispettorati. Mi spiegate per quali ragioni tutte le postazioni vacanti a costo irrisorio non possono essere coperte, utilizzando i 78isti della manutenzione che attualmente sono a casa a registrare che i boschi bruciano? Mi spiegate perché non si può rendere efficiente ed efficace il servizio si devono invece tenere squadre monche e postazioni chiuse? Il fuoco si sconfigge da terra. Dall’aria si spendono a pioggia le risorse che impediscono di sconfiggere il fuoco da terra».
Per avere risposte a queste domande, il Sifus ha chiesto, al presidente della III Commissione all’ARS, on. Orazio Ragusa la convocazione della commissione medesima alla presenza degli assessori all’Agricoltura, on. Edy Bandiera e al territorio, on. Salvatore Cordaro. Al Presidente Musumeci, invece, di accelerare i tempi per una riforma che sia all’altezza delle aspettative del patrimonio boschivo e dei lavoratori. «Il Sifus seguirà, come sempre, la vertenza senza sconti» conclude Grosso.

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