Rugby: l’Italia chiude nel peggiore dei modi il Sei Nazioni, dopo un buon primo tempo gli azzurri vengono travolti dal Galles per 61 a 20. Il tecnico Brunel: «È stata un’umiliazione». Ma al di là della sconfitta ha vinto l’etica di uno sport che sa apprezzare l’onestà, la lealtà e l’atleticità dei giocatori in campo.
In uno stadio Olimpico straripante e festoso si è disputata l’ultima partita del “sei nazioni” 2015 di rugby tra l’Italia e i fortissimi del Galles. Gli azzurri hanno tentato invano di riscattarsi dalla brutta performance offerta in occasione del match casalingo precedente contro i “galletti verdi”.
La partita si è giocata all’interno di una cornice di pubblico eterogeneo ma accomunato dall’amore per lo sport dentro e fuori dal campo. Un pubblico che ha incitato i quindici leoni azzurri facendosi trasportare dalla bellezza e dalla costante correttezza del gioco. Durante l’esecuzione dell’inno la squadra italiana stretta ed unita in un unico grande abbraccio con gli occhi lucidi cantava a squarciagola l’inno di Mameli.
L’Italia chiude il Sei Nazioni 2015 con una pesante sconfitta contro il Galles, nella quinta e ultima giornata del torneo i gallesi travolgono la squadra di Brunel per 61 a 20.