Schettino,il comandante che da indagato, diventa un VIP….

E’ passato più di un anno ormai da quel fatidico 13 gennaio 2012, dove alle ore 21.42 quella nave tanto forte e tanto invincibile della Costa Crociere, si incagliava rovinosamente contro uno “scoglio della scole”

Il disastro dell‘Isola del Giglio, è stato evidenziato come uno dei più tragici e drammatici eventi della storia italiana,  le trentadue vittime ne sono la triste realtà. Anche l’ambiente ne ha fortemente risentito, basti pensare alle 2.400 tonnellate di olio combustibile disperse nella fauna marina.Il comandante Francesco Schettino, comandante della Costa Crociere dal 2006, e il vicecomandante Ciro Ambrosio, sono stati accusati di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono di nave in pericolo.Il comandante poi, si è giustificato specificando che la grande vicinanza della nave alla costa, era per rivolgere il cosiddetto “saluto” all’isola, una pratica che la Costa Crociere aveva messo in atto già in altre occasioni.Schettino, inizialmente viene detenuto nel carcere di Grosseto, il 17 gennaio viene poi posto agli arresti domiciliari nella sua casa di Meta di Sorrento. Ma un’altra figura è immersa pienamente nello scandalo dell’incidente, la moldava 25enne Domnica Cemortan, accusata di essere l’amante di Francesco Schettino e di aver abbandonato la nave insieme a quest’ultimo, durante il naufragio. 

Ieri, 9 Luglio 2013, a Grosseto, era stata fissata l’udienza riguardante la “Tragedia del Giglio”, ma dopo 15 minuti è stata rinviata al 17 luglio, a causa di un imprevisto “sciopero degli avvocati” che ha dato modo di sapere che la moldava Domnica Cemortan, si costituirà parte civile nel processo, muovendo le sue accuse contro il comandante di Sorrento, e la stessa compagnia genovese Costa Crociere. La ragazza non ha voluto commentare questa sua decisione, precisando poi che non ha incrociato in aula lo sguardo dell’ ex comandante della Costa Concordia.

Insomma sembra davvero che come molte volte questo processo possa diventare una “Telenovela”, con due personaggi/indagati diventati di pubblico dominio, che sono ormai essere presenti nelle “pagine rosa” dei giornali scandalistici o nei programmi di “ozio pomeridiano” in Tv; mentre il Giglio piange le sue trentadue vittime, insieme ai familiari provenienti da tutto il mondo, che forse meriterebbero giustizia ed un“inchino di scuse”, da chi, probabilmente ha delle colpe.

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